Coni, Malagò all'attacco di Sport e Salute: «Da Sabelli nessun rispetto. Ognuno per la sua strada»

Malagò all'attacco di Sport e Salute: «Da Sabelli nessun rispetto. Ognuno per la sua strada»
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Mercoledì 4 Settembre 2019, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 19:35

«Tutto parte dall'idea che non c'è nessuna collaborazione, non solo armoniosa, tra Coni e Sport e Salute. E' un dato acclarato. Poteva funzionare solo con un'armoniosa collaborazione, ma essendo mancati da parte di Sabelli argomenti di rispetto, ognuno va per la sua strada». È il duro attacco del presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta nazionale, riferendosi ai rapporti con Sport e Salute.

«Ben prima delle questioni governative abbiamo iniziato a individuare all'interno del Coni un organigramma sulla base di questo budget e oggi la Giunta all'unanimità ha approvato questo documento: 110 persone che verranno distaccate per passare al Coni, né più né meno con la stessa formula del Comitato paralimpico». Lo ha annunciato il presidente del Coni Giovanni Malagò, parlando dei rapporti ormai ai minimi storici tra il Comitato olimpico nazionale italiano e Sport e Salute. «Avevamo preso già prima della crisi di governo la decisione di staccarci, di fare qualcosa di piccolo o ridimensionato, sulla base dei 40 milioni di euro che il Coni avrà dal governo», ha aggiunto il capo dello sport italiano al termine della Giunta odierna.

«Io non posso mandare via nessuno, ma visto il clima creato suggerisco a Sabelli di andare da un'altra parte. Le cose sono cambiate, visto che la situazione è questa non mi sembra una brutta idea». Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, spiegando la rottura con Sport e Salute sull'affitto per l'uso di Palazzo H: «Ci avevano chiesto oltre un milione di euro di affitto per il Palazzo H, che erano i soldi che il Coni prima dava alla Coni Servizi. Ma il palazzo in virtù di una sentenza è in uso del Coni. Quando parlo del palazzo mi riferisco anche al Salone d'Onore».

«Chiederemo di cambiare il logo di Sport e Salute, non capisco perché devono usare un logo come il nostro. Faranno un altro logo, magari anche più bello». E' quanto chiede il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano al termine della Giunta di oggi.

«Non voglio usufruire biglietti di Sport e Salute, solo così possiamo dimostrare che il Coni ha dignità». Lo dice il presidente del Coni Giovanni Malagò, spiegando la decisione di disertare la tribuna dell'Olimpico dopo il taglio drastico di Sport e Salute sulla dotazione di biglietti a disposizione per le partite interne di Roma e Lazio all'Olimpico. «Sabelli ha aperto un Audit sulla gestione dei biglietti - ha aggiunto il capo dello sport italiano al termine della Giunta - ma sarà un buco nell'acqua. Lui al telefono mi ha anche detto che dovevo ringraziarlo per questo, io ho aspettato dieci secondi e poi ho risposto: sì, ti ringrazio perché ho capito che persona sei. E ho attaccato il telefono». 

Con una Pec l'ente presieduto da Rocco Sabelli ha comunicato che in dotazione al Coni andranno 20 biglietti per le gare della Roma e 12 della Lazio: «Lo stadio si chiama Olimpico - tuona Malagò - una proprietà del Coni pagato per intero dal Coni. Tutto speso dal Coni, soprattutto con una tribuna che si chiama Coni. Il fatto è talmente grave, anche perché i biglietti Sport e Salute non li vende e non li potrà mai vendere. Questo è talmente uno sgarbo al Coni che adesso atleti e tecnici sono ospiti delle società e per questo devo ringraziare Lotito, Fienga, Baldissoni e Sky che si sono comportate in modo ineccepibile».


 

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