Praticamente in abisso. Nel quale è sprofondato il team favorito. Si ha la sensazione che gli Oracle-man debbano ancora cominciare a regatare e invece i neozelandesi hanno già calato il tris. «Questa volta non ci saranno disattenzioni», assicurano. E, anche se niente è deciso, resta il tormento per quel clamoroso harakiri del 2013, nella finale di San Francisco, dove, partendo da un 8-1 conquistato sul campo (di regata), riuscirono nell'impresa assurda di perdere la coppa per 9-8. Ecco perché nessuno festeggia nella base dei 'kiwì e nessuno osa pensare lontanamente che sia finita, perché fino all'ultimo soffio di vento c'è speranza. Sempre ammesso che gli statunitensi si rendano conto che la finale è cominciata. Prossimo appuntamento sabato, con due regate, poi domenica e lunedì. La coppa resta in bilico fra Auckland, la città delle vele, e gli States, dove Ellison l'ha riportò nel 2010, al termine di un'interminabile querelle giudiziaria, ma anche di un successo senza gloria su Alinghi, nel mare di Valencia.
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