Europei nuoto, Miressi show: bronzo per la staffetta 4x100 mista. Pizzini bronzo nei 200

Europei nuoto, Miressi show: bronzo per la staffetta 4x100 mista. Pizzini bronzo nei 200
di Piero Mei
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Lunedì 6 Agosto 2018, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 21:10

L’Italia del nuoto incassa altre due medaglie agli Europei di Glasgow, e con queste sono 11 in una rassegna continentale che ved scatenati i russi e gli inglesi, i francesi proporre qualche atout stabiliante, ma gli azzurri avanzare come un popolo dell’acqua presentando il vertice di un movimento che c’è ed è reale, non gonfiato da poche punte.

Le due medaglie sono di bronzo e le vincono, in chiusura di giornata, Luca Pizzini nei 200 rana e la staffetta 4x100 “mixed medley”, cioè mista mista, la staffetta del mischione.

IL MISCHIONE
E’ una gara giovane questa, un rompicapo per i tecnici che per i quattro stili devono selezionare due donne e due uomini e mandarli in acqua nel canonico ordine degli stili ma nel creativo ordine dei sessi. Cesare Butini s’era affidato di mattina a Restivo-Castiglioni-Di Liddo- Dotto e per la finale mescola con Panziera-Scozzoli-Di Liddo-Miressi. Si sono divertiti tutti i sette partecipanti al Grande Gioco che, complici le scelte, ha perfino proposto in acqua Adam Peaty e la Efimova contemporaneamente.

La scelta dell’ultimo uomo è particolarmente spettacolare perché i più scelgono l’ultima donna e dunque si assiste a rimonte incredibili. Come è toccato a Miressi, che con questo bronzo ha completato il trittico di medaglie, argento di staffetta maschile, oro nei 100 stile e questo bronzo. Ha raggiunto quasi tutte le ragazze, meno l’inglese Anderson che ha portato la Gran Bretagna al successo. Il recupero non è riuscito sull’altro maschio in acqua, il russo Morozov contro il quale Miressi si è tuffato ad handicap.

Vissero felici e contenti dal podio in poi i quattro della finale, e l’aria era quella del divertimento puro, della leggerezza, dell’intrigo che, pure senza complicazioni d’altro genere, si respira tra ragazzi e ragazze. Miressi era sempre lui, sufficientemente freddo, l’entusiasmo se lo tiene per sé; la Panziera guardava alle prossime gare del suo dorso e parlava delle onde tra le quali ha nuotato come mai le era capitato, il saggio Scozzoli in fondo era felice di essere tornato su di un podio europeo dopo sei anni e la Di Liddo, la sola confermata della mattina, era contenta d’aver sconfitto le proprie tensioni.

L’ANTI ROTTAMATORE
Luca Pizzini va controtendenza: alle medaglie dei giovani emergenti e rampanti risponde, lui classe ’89, con il bronzo nei 200 rana: lo mantiene per un centesimo sul quarto, “mi sarei spezzato le unghie pur di toccare prima”.

ALTRE FINALI
In fondo la maggior “delusione” la dà, e se la dà, Simone Sabbioni nei 100 dorso. Parte forte e arriva piano: “Sono stato un co…ne; volevo rompere il c… a tutti e ho gareggiato malissimo” sono le parole del ragazzo normale che è e che come tale si esprime, nel linguaggio di tutti i giorni. Ex aequo con lui chiude il ragazzino Ceccon: volevo la finale e non essere ultimo, ce l’ho fatta. 53.85 il tempo che per Ceccon è primato personale. Fuori dal podio anche la Cusinato e la Polieri nei 200 farfalla.

LA RAGAZZA DELL’APNEA
Per la finale dei 100 dorso donne di oggi si qualifica, oltre alla già citata Panziera, Carlotta Zofkova per la prima volta sotto il muro personale del minuto. Ora si allena a Verona con Matteo Giunta e una volta a settimana si sciroppa 2 ore di macchina ad andare e due a tornare verso Lodi per prendere lezioni di apnea da Mike Maric, insegnante di respirazione.

I RAGAZZI BENE
Si mettono in luce nei 200 stile libero e nei 50 farfalla rispettivamente Filippo Megli e Andrea Vergani; il primo va in finale con il suo personale uguagliato, 1:46.70; il secondo strapazza il proprio record, lo porta a 23.37 ed ha messo nel mirino il primato italiano di Piero Codia oltre che un posto sul podio, qui o nei 50 stile libero che dice di aver preparato meglio.

FEDE & GREG
Federica Pellegrini domattina sarà in acqua nella quinta batteria dei 100 stile, il suo nuovo territorio da esplorare; i suoi 200 sono stati vinti ioggi dalla francese Bonnet, che Fede mise tra le sue eredi europee, con l’olandese Heemskerk che pure senza la Pellegrini è finita battuta come le capitava sempre “quando c’era Lei”. Gregorio Paltrinieri, che sta facendo di tutto per sconfiggere l’enterite e poter pensare agli avversari, è nella seconda batteria degli 800.

Risultati e programma sul sito www.federnuoto.it

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