Degenkolb vince la nona tappa. Van Avermaet conserva la maglia gialla

Degenkolb vince la nona tappa. Van Avermaet conserva la maglia gialla
di Francesca Monzone
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Domenica 15 Luglio 2018, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 18:07
John Degenkolb della Trek Segafredo è il primo a uscire dall’inferno del nord e a raggiungere il paradiso a Roubaix. Al termine di una volata a tre si riprende il traguardo della classica monumento che conquistò nel 2015. Al secondo posto la maglia gialla Greg Van Avermaet della BMC che incrementa così il suo vantaggio sugli avversari. Il terzo posto è andato al campione nazionale belga della Quick Step, Floors Yves Lampaert.
Tante le cadute e i ritiri importanti. Con Richie Porte della BMC, costretto al ritiro per la frattura alla clavicola dopo 5 chilometri dal via. Ancora una giornata no per la Katusha Alpecin. Oggi ha perso Tony Martin, lo specialista delle corse contro il tempo e uomo fedele di Kittel e Zakarin, l’uomo di classifica, che ora è a 2’42”.  Hanno perso posizioni importanti anche Landa della Movistar, Bardet della AG2R la Mondiale e Uran della EF Cannondale Drapac, anche lui finito a terra. Salgono invece nella classifica generale gli uomini Sky, con Thomas sempre secondo a 43” e Froome ora ottavo a 1’42” con lo stesso tempo di Yates della Mitchelton Schott. Sale anche Nibali che recupera tre posizioni, ora è dodicesimo a 1’48”.

I 21 chilometri di pavé dell’inferno del Nord hanno fatto la loro selezione e hanno iniziato a ridisegnare una nuova classifica, in questa tappa di 156,5 chilometri da Arras Cittadelle a Roubaix. Adesso si inizia a capire chi questo Tour non lo vincerà e le gerarchie all’interno delle squadre. Nella Movistar, partita con tre capitani, sempre di più si vede Valverde superare Quintana e Landa. Vincenzo Nibali è rimasto coperto. lo squalo non ha osato su quel pavé bagnato che nel 2014 gli portò la vittoria alla corsa gialla. Ha corso bene ma non è uscito dal gruppo attaccando, cercando di guadagnare sugli altri uomini di classifica.  La Francia che sogna di vincere il mondiale di Mosca, continua a deludere e i suoi corridori non riescono a conquistare una tappa e a riportare quella maglia così preziosa in Patria.

Questa sera ci sarà il trasferimento prima del riposo di domani. Il primo dopo nove giorni di corsa dove lo spettacolo si è visto solo oggi.  Tante le frazioni caratterizzate da cadute dove i protagonisti sono stati gli sprinter, con Sagan, Gaviria e Groenewegen con due vittorie ciascuno. Dopo un trasferimento lungo si arriverà ad Annecy, da dove martedì gli uomini di classifica dovranno confrontarsi sulle salite, quelle vere. Si affronterà il Col de la Colombiere e tutta la classifica generale verrà ridisegnata. 

Hanno detto
Degenkolb: “È una felicità pura. Ho cercato questa vittoria per tanto tempo e sono felice. È stata sempre battaglia in questi giorni e non è solo la mia vittoria ma è la vittoria di tutta la squadra perché abbiamo lavorato tanto per questo successo. 
Questa credo che sia la vittoria più bella dopo tanto tempo. Ho vissuto momenti difficili nella mia vita e voglio dedicare questa vittoria ad un mio carissimo amico  Jörg che per me era come un secondo fratello e morto lo scorso inverno in un incidente.  Da quando ho avuto l’incidente in allenamento non sono più tornato lo stesso e ci tenevo a vincere per dedicare questa vittoria”. 

Van Avermaet: “Ho cercato di fare del mio meglio. Volevo vincere questa tappa con la maglia gialla sulle spalle, ma non ci sono riuscito. Mentre ci avvicinavamo al traguardo pensavo di poter realizzare questo mio desiderio, ma così non  è stato e per me questa è una delusione. Forse dovevo lanciare prima il mio sprint, l’errore è stato mio, ma serve a poco parlarne dopo il traguardo. Oggi abbiamo perso il nostro Porte per una caduta ed è una grande delusione per tutta la squadra. Nel complesso siamo soddisfatti abbiamo la maglia gialla da una settimana e questo per una squadra è molto importante e ci aiuterà a ricominciare con più tranquillità”. 

Nibali: “Una tappa folle. È andata bene, sono rimasto sempre davanti ed è stato difficile perché in ogni tratto di pavé si facevano delle volate per rimanere davanti. Uran è caduto e non è riuscito a rientrare. Anche io sono finito a terra, la bicicletta si è impuntata e sono caduto, ma sono stato fortunato perché passando dal lato della strada sono riuscito a rientrare. Per altri non è stato così. 
All’inizio quando è caduto Porte è stata la parte più difficile della corsa. Le strade sono strette e tutti non si riesce a passare ed è inevitabile che alcuni restano fuori. Per noi è stata una giornata difficile, per fortuna è finita e siamo contenti così”. 

Ordine d’arrivo1. John Degenkolb (Trek - Segafredo) in 3: 24: 2

62. Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) st

3. Yves Lampaert (Quick-Step Floors) st

4. Peter Sagan (Bora - Hansgrohe) + 0: 19

5. Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) st

6. Jasper Stuyven (Trek - Segafredo) st

7. Bob Jungels (Quick-Step Floors) st

8. André Greipel (Lotto Soudal) st

9. Edvald Boasson Hagen (Team Dimension Data) + 0: 27

10. Timothy Dupont (Wanty - Groupe Gobert) st


Classifica generale

1. John Degenkolb (Trek - Segafredo) in 3: 24: 2

62. Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) st

3. Yves Lampaert (Quick-Step Floors) st

4. Peter Sagan (Bora - Hansgrohe) + 0: 19

5. Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) st

6. Jasper Stuyven (Trek - Segafredo) st

7. Bob Jungels (Quick-Step Floors) st

8. André Greipel (Lotto Soudal) st

9. Edvald Boasson Hagen (Team Dimension Data) + 0: 27

10.
Timothy Dupont (Wanty - Groupe Gobert) st
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