Giro d’Italia, al via la seconda settimana con Yates in rosa. Sabato lo Zoncolan

Giro d’Italia, al via la seconda settimana con Yates in rosa. Sabato lo Zoncolan
di Francesca Monzone
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Lunedì 14 Maggio 2018, 17:35 - Ultimo aggiornamento: 18:57
Il Giro ha completato un terzo del suo cammino e domani, dopo il secondo giorno di riposo, riparte. Riparte e in questa seconda settimana, alla fine, arriveranno le montagne vere con l'epico Zoncolan, dopo gli assaggi dell’Etna e del Gran Sasso della scorsa settimana. 

Al via domani la seconda settimana di questo Giro numero 101 con la coppia della Mitchelton Scott, Simon Yates che indossa la maglia rosa, e Esteban Chaves, che è secondo nella classifica generale, coppia che appare già irraggiungibile. Adesso sono loro i padroni mentre i tre grandi protagonisti che tutti avevano messo sotto la lente d’ingrandimento alla vigilia, ovvero Froome, Aru con Lopez sono in ribasso e non stanno rendendo per quello che valgono e così difficilmente riusciranno nel loro intento di vincere e arrivare a Roma da protagonisti.

Sarà, questa, una settimana interessante. Vedremo poche occasioni per i velocisti e tante salite per gli scalatori che sabato incontreranno lo Zoncolan.  La prima settimana si è conclusa ieri con il terzo arrivo in salita: dopo l’Etna e Monte Vergine, l’ascesa al Gran Sasso ha frazionato il gruppo dei migliori. Difatti, Aru e Froome sulla salita di Campo Imperatore hanno faticato per contenere il loro ritardo. I guai sono stati messi a nudo proprio su quelle asperità anche se il tempo, e i chilometri, per il recupero non mancano per le grandi manovre, ma ieri loro hanno letteralmente arrancato e il gap nei confronti di Yates è importante.

Aru cerca di allontanare la crisi, dice che «il Giro finisce a Roma, certo 2’36” da Yates è un bel ritardo, ma non è neppure un’eternità». Lui non si arrende e spera di ritrovare gamba e  brillantezza.

Dopo il giorno di riposo, quindi, si riparte domani dall’Abruzzo per far tappa a Gualdo Tadino con il britannico Yates in maglia rosa, Chaves suo compagno di squadra secondo a 32” seguito dal vincitore dello scorso anno, Dumoulin della Sunweb a 38”. Stabile la posizione di Pinot della Groupama FDJ, quarto a 45”, che ha scavalcato Pozzovivo quinto con un gap 57”.

Per quanto riguarda gli uomini di classifica, Aru, con Froome e Lopez dell’Astana sono i corridori che hanno perso di più e ora sono fuori la top 10. Dopo la tappa dell’Etna Yates è andato al comando e il britannico Froome era ottavo con un distacco di 1’10”, il sardo decimo a 1’12 e la rivelazione di questa corsa, Carapaz della Movistar, dodicesimo a 1’23”. Il colombiano Lopez era già più indietro con un ritardo di 2’12”. A Montevergine la situazione per i big era rimasta stabile con Carapaz vincitore di tappa che ha limato il suo distacco salendo in ottava posizione e Pinot ai piedi del podio. Ieri invece c’è stata la vera crisi per alcuni e quel 1’10” di Froome ora è diventato 2’27” e quel 1’12 di Aru si è trasformato in 2’36”, mentre il colombiano Lopez è a 2’34”.

Domani si parte con la decima frazione da Penne a Gualdo Tadino per un totale di 239 chilometri (è la tappa più lunga del Giro) e con 3 GPM sarà una tappa mossa. Il giorno dopo il Giro renderà omaggio a Michele Scarponi con la frazione di 156 chilometri da Assisi a Osimo. Anche qui ci saranno 3 GPM e si passerà per Filottrano. Giovedì torneranno in scena i velocisti con la tappa numero 13 da Osimo a Imola di 213 chilometri e anche il giorno dopo le ruote veloci faranno da padrone con la Ferrara-Nervesa della Battaglia di 180 chilometri.
Sabato sarà la volta del terribile Zoncolan, una delle cime che hanno fatto la storia del ciclismo. Da San Vito al Tagliamento dopo aver percorso 181 chilometri si arriverà a quota 1730 sulla vetta appunto dello Zoncolan con pendenze che sfioreranno il 22% e una lunghezza totale di 10 chilometri. Prima di arrivare su questa cima i corridori dovranno superare passo Duron con pendenza massima al 15% e Sella Valcalda Ravascletto con punte al 12%.

Quei corridori che saranno arrivati illesi fino a questo punto potrebbero però entrare in crisi nell’ultima tappa della settimana, la Tolmezzo-Sappada di 176 chilometri. I GPM saranno 4: Passo della Mauria, Passo Tre Croci, Passo di Sant’Antonio e Costalisso. Si salirà tanto, fino a 1805 metri, e dopo questa tappa durissima probabilmente si saprà chi vincerà il Giro d’Italia 101. O, almeno, gli indizi saranno più precisi.
 
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