De La Hoya come Trump: «Voglio correre per la presidenza»

De La Hoya come Trump: «Voglio correre per la presidenza»
di Redazione Sport
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Mercoledì 12 Settembre 2018, 20:12
Se ci è riuscito Donad Trump, perché non provare anch'io? È quanto deve essersi detto Oscar De La Hoya, ex fuoriclasse del pugilato che adesso, a 45 anni, è rimasto nel mondo della 'nobile artè lavorando come promoter con la sua scuderia 'Golden Boy'. Ora però sta pensando di candidarsi alla presidenza degli Usa e il precedente di Trump può essere beneaugurante: in fondo anche l'attuale 'Mr. President' appartiene al mondo della boxe, visto che negli anni '80 e '90 tanti match di alto livello si sono svolti proprio nei suoi alberghi. De la Hoya, che a Barcellona 1992 è stato campione olimpico, mentre da professionista ha vinto titoli mondiali in sei categorie, sta pensando di 'correrè fin dal 2020, come ha rivelato in un'intervista al sito Tmz.com. «Lo dico molto, molto sul serio - ha spiegato -, perché in tante occasioni mi è stato chiesto di farlo. Milioni di persone mi hanno detto: 'Perché non ti presenti alle elezioni, perché non vai e alzi la voce?' E ovviamente quando sei presidente hai la voce più alta».

L'ex pugile di origine messicana, che si professa conservatore ed è strenuo difensore dell'inno nazionale, crede nelle proprie possibilità anche a livello politico.
Sta organizzando una squadra per esplorare quali possibilità avrebbe e se la candidatura può avere senso. «Se il team di fattibilità che ho approntato mi darà dei buoni riscontri in termini numerici - ha spiegato -, renderò la cosa ufficiale e inizierò la campagna elettorale. Se i numeri sono corretti e mi dicono che può andare bene, allora lo farò. E per quanto riguarda la mia mancanza di esperienza in campo politico, neanche Donald Trump ne aveva». Nel frattempo 'Golden Boy' dovrà risolvere il problema legato ad un'accusa nei suoi confronti per il presunto coinvolgimento in una tentata estorsione da due milioni di dollari legata a un filmato sexy girato con due donne conosciute su un social. Nel 2011 venne invece denunciato dopo un'orgia in un lussuoso albergo di New York. C'è anche chi sostiene che quella di candidarsi per le presidenziali sia stata solo un'abile mossa per attirare l'attenzione in vista del grande match di sabato notte a Las Vegas per il titolo mondiale dei pesi medi tra il messicano Saul 'Canelò Alvarez e il kazako Gennady Golovkin, che in Italia potrà essere visto su Dazn, e di cui De La Hoya è organizzatore. Ma il diretto interessato ha smentito con forza: ad un'eventuale carriera politica crede sul serio
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