Il quarto di finale con i russi è già finito all’intervallo, sul 6-0. Fra i pali, Del Lungo piazzerà un totale di 15 parate, è persino migliore dell’ultimo Tempesti, non impeccabile nella finale di Champions persa con la Pro Recco, a Genova. Figlioli azzecca tre gol in metà partita, poi un quarto, l’altro immarcabile è Valentino Gallo, con 3. Un anno fa, lui, Del Lungo e Alessandro Velotto dovettero saltare i mondiali di Budapest per il morbillo e anche per quelle 3 assenze l’Italia non andò oltre il 6° posto. Adesso ha un Di Fulvio efficace, a segno quando la partita non era decisa, ha la classe di Echenique e la forza di Molina e Renzuto.
Quattro anni fa, il bronzo continentale in Ungheria, adesso l’Italia è favoritissima, partendo dal 6-0 raggiunto verso la metà di ogni gara, che rende esterrefatti anche i 3mila spettatori dell’arena. L’unico dato non sensazionale è l’8/14 del settebello in superiorità numerica, contro peraltro l’1/13 dei russi. Nel finale c’è spazio anche per il secondo portiere Nicosia. Nicholas Presciutti fotografa così l’impresa: «La Russia ci ha sottomesso sul piano fisico, noi ci appoggiamo alla difesa. E’ l'attacco produce gioco e segna».
Giovedì le semifinali: alle 20,30 Serbia-Croazia, dalle 22 l’Italia contro la Spagna, che supera la Grecia per 10-6. Nei quarti del pomeriggio, Serbia-Ungheria 8-5, Croazia-Montenegro 9-7, gare comunque dal margine ristretto. Domani le semifinali femminili, su Raisport: alle 17, Olanda-Ungheria, dalle 18,30 Grecia-Spagna.
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