Paura per Froome che ha forato a 40 chilometri dall’arrivo ma è riuscito
a rientrare e arrivare a fianco di Aru scortato dal compagno Landa.
Una tappa particolare incentrata e vissuta sul comportamento di Aru e di Froome, di Martin e di Landa mandato in avanscoperta dal corridore della Sky. Martin con la
sua corsa ha guadagnato 13” sui big.
Aru e Froome, che ha forato ma è riuscito a rientrare, si sono presentati al traguardo insieme, a 6’25” dal vincitore.
Una tappa senza un metro in piano, adatta per cercare un attacco da
lontano e per far cambiare la classifica. Del resto alla fine del Tour manca una settimana, e la prossima è quella decisiva, la settimana che porterà i corridori al traguardo finale di Parigi.
E così è stato. Froome si è trovato con il gruppo spaccato, spesso attardato e senza aiuti per rientrare. Bardet ha cercato di prendere un vantaggio, Aru è rimasto attento, concentrato come doveva essere per poter tornare in possesso della maglia gialla persa ieri. Non essere il leader ha, in un certo modo, aiutato il nostro che ha dovuto prendersi le responsabilità tattiche che gli competono non avendo una squadra al
suo servizio.
Tanto accorto ma anche paziente, Aru, che poco prima dei 40 dal traguardo è tornato il padrone della Grande Boucle, con Froome ad inseguire che, intanto, ha 45” di svantaggio da Bartet.
A 30 chilometri dal traguardo Bauke Mollema prova l’allungo sulla discesa del Col de Peyra. Il suo vantaggio era in avvio di 10” e poi si è allargato diventando anche 33” e poi cinquanta mentre Quintana ha un
ritardo di novanta secondi dal gruppo maglia gialla. Il colombiano è poi crollato: 2 minuti di ritardo dal gruppo di Froome.
Negli ultimi 10 chilometri il gruppo si è mosso, ha abbattuto il divario (19”) da Mollema mentre a scattare è Simon Yates sulla salita della Cote de Saint-Vidal. Unico a rispondere all’attacco è Meintjes.bDietro cominciavano le schermaglie e le tattiche. Froome ha mandato
Landa a tirare, aspettando gli eventi. Allo scatto di Martin nessuno ha risposto mentre davanti Mollena non ha rivali.
Domani giorno di riposo e martedì partirà l'ultima e decisiva settimana, con le Alpi che incoroneranno il re del Tour de France.
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