Il primattore è il più giovane dei fratelli Vitali, Michele, il meno atteso con 20 punti. Fondamentale è anche la difesa di Moss, 35 anni e 4 scudetti, l’ultimo con Milano, ovvero il penultimo dell’Olimpia, con Luca Banchi in panchina, adesso in Germania, al Bamberg. E anche la velocità di Cotton (11 punti) incide sull’82-85 della Leonessa. Coach Andrea Diana sceglie a lungo la difesa a zona, chiudendo su Tarczewski. Brescia avanza sul 13-21, grazie al 2/9 da tre delle scarpette rosse, Bertans e due triple di Jerrells firmano il 30 pari del quarto d’ora, poi l’allungo di Landry per il 36-43. Il quintetto di Pianigiani rientra a -3 e rischia di uscire dalla partita sul 57-70, per le acrobazie di Michele Vitali. Alla fine del terzo quarto è 63-70, Micov completa la rimonta (78 pari a 2’ dalla fine), favorita dalla regia di Cinciarini (13 punti). Vitali junior autografa il nuovo sorpasso, Gudaitis (14) spreca un rimbalzo d’attacco, Ortner non sbaglia i due tiri liberi a meno 30“, sul 78-82. Micov spara la tripla della speranza, Vitali è perfetto ai liberi ma sull’errore dalla lunetta ancora del serbo una carambola regala l’ultima chance ai padroni di casa. Goudelock neanche arriva al ferro, Michele Vitali fa 1/2 dalla linea della carità e Micov (17 punti) non trova il canestro sulla sirena, dopo 5’ di attesa per rimediare a un errore del tavolo. Finisce 82-85 e sabato sera si torna sul parquet, sempre al Forum, quest’anno anche le semifinali sono al meglio delle 5 gare e allora il margine per recuperare è inferiore. Jerrels è irriconoscibile, rispetto alla supercoppa di avvio di stagione, in cui domò Venezia, la stessa super panchina non è decisiva, Kuzminskas e soprattutto Bertans restano a lungo a sedere. Il budget di Giorgio Armani è circa triplo rispetto alla Germani e la squadra della presidentessa Graziella Bragaglio è alla prima semifinale della storia: era già arrivata in finale di coppa Italia, persa contro Torino, trova la doppia cifra di Ben Ortner, a 35 anni, scudettato a Siena e a Venezia, miglior giocatore austriaco di sempre.
“Per ripeterci in gara2 - spiega coach Andrea Diana -, dovremo concedere meno uno contro uno, facili tiri e scarichi”. “Serve maggiore continuità - aggiunge Michele Vitali -, siamo però stati bravi a ripartire. Le partite si vincono in difesa, soprattutto contro chi ha tanto talento”.
Come il fratello Luca è figlio di cestisti ed è della provincia bolognese, di San Giorgio in Piano, 8mila abitanti, vicino a San Giovanni in Persiceto, il paese di Marco Belinelli. Per una sera, è stato lui da Nba.
E oggi (20,45, Raisport ed Eurosport2) c’è Venezia-Trento, riedizione della finale scudetto di un anno fa. Vinse la Reyer 4-2, l’Aquila adesso sta meglio, viene da 14 successi su 17 gare e ha vinto ad Avellino, sovvertendo il fattore campo.
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