LeBron James è abituato a essere il primo. E così, quasi per ruolo, è stato anche il primo big della Nba ad annunciare ufficialmente la propria assenza ai mondiali di basket, in programma in Cina dal 31 agosto al 15 settembre. «Adoro Pop, ma questa per me non è l’estate giusta», ha detto King James in un'intervista a The Athletic. Potrebbe non esserci nulla di strano, in fin dei conti le stelle Nba declinano spesso “l'invito” a vestire la canotta della nazionale
Stars & Stripes. Ciò che stupisce - da questa parte dell'Oceano, per carità: in America, terra del professionismo, non si scandalizzano mica se la nazionale va in secondo piano - è che nell'estate del mondiale LeBron sarà comunque impegnato, ma da attore. Sarà infatti il protagonsta di
Space Jam 2, il seguito del film/cartone che prima di lui vide
Michael Jordan sconfiggere con i
Looney Tunes una squadra di alieni. E le riprese del film, come ovvio, sono programmate da tempo, ben in anticipo sulla rinuncia iridata di King James. Difficile dire se abbia detto no alla nazionale per Hollywood. Certo, invece, che il no alla selezione di Popovich fosse stato deciso già da tempo.
LeBron era stato inserito dal coach degli Spurs in una lista di 30 stelle
Nba papabili per i mondiali ed è stato, come detto, il primo a defilarsi. Il suo unico mondiale con gli Stati Uniti resterà quello della beffa, del bronzo 2006 in Giappone dopo la sconfitta in semifinale con la Grecia. Diverso il discorso sulle Olimpiadi di
Tokyo 2020, sulle quali la stella dei Lakers lascia una porta almeno socchiusa: sarebbe la sua quarta partecipazione ai Giochi.