L’Aquila si conferma in sequenza eccellente, con la propulsione di Forray, argentino lanciato in B da Padova, il mancino Flaccadori e la batteria straniera. Buscaglia era stato penalizzato dagli infortuni nella finale di un anno fa, sempre a nordest, ora ha due incontri per raggiungere di nuovo l’epilogo. Dove avrebbe poche chances contro la più forte, Milano, all’inseguimento del 3° scudetto nel millennio.
La Dolomiti conduce dall’inizio, si fa raggiungere, si invola con i muscoli di Gutierrez, raggiungendo l’81-63, esagerato.
La Reyer aveva perso nettamente la supercoppa, è uscita dalla Champions league, si è aggiudicata la Fiba Europe cup e ora ha bisogno di una doppia impresa. Walter De Raffaele è inerme, dietro a quegli occhiali a proteggerlo dai mal di testa originati dalle luci nei palazzetti, il sindaco Brugnaro pretendeva almeno la finale, da presidente e anche sponsor, mentre a capo dei trentini c’è un giornalista, Luigi Longhi. Se il volley non è andato oltre le semifinali, in supercoppa, coppa Italia e playoff, la pallacanestro da 3 stagioni è una gran realtà, compresa una semifinale europea.
Infiamma una regione che non è più solo sci.
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