A difesa della Signora: così la Juventus sogna la Champions

A difesa della Signora: così la Juventus sogna la Champions
di Alberto Mauro
3 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Aprile 2017, 10:48 - Ultimo aggiornamento: 17:13
Il sogno è sempre più vicino. La Juve schianta il Barcellona, esce allo scoperto e punta forte quella coppa che manca da 21 anni. Oggi alle 12 conoscerà la prossima avversaria in semifinale, ma il sorteggio preoccupa relativamente, perché sono i bianconeri la squadra da battere, quella da temere. Hanno fatto a fette il Barcellona, con due partite molto diverse tra andata e ritorno, due lezioni di tattica efficacissime, rispetto alla finale del 2015 la Juve ha saputo cambiare pelle, evolversi, crescere in personalità e acquisire quella consapevolezza internazionale che aveva fatto la differenza a Berlino. Nelle quattro migliori d'Europa c'è anche la Juve, e non per caso: si è conquistata tutto sul campo, e mattone su mattone ha costruito un muro invalicabile. Zero gol concessi al Barcellona in 180 minuti, annullati Messi, Neymar e Suarez, due sole reti incassate in questa Champions League. Sommando anche il campionato quella bianconera si conferma la difesa regina d'Europa con appena 22 reti al passivo, sorride Gigi Buffon e piange il Barcellona, insieme a Neymar.

L'ENTUSIASMO
Dalle lacrime blaugrana all'incontenibile entusiasmo bianconero, deflagrato al fischio finale nello spicchio ospiti del Camp Nou. La Remuntada è il coro che ha accompagnato il ritorno dei tifosi bianconeri all'aeroporto, per i giocatori foto di gruppo nello spogliatoio a esorcizzare il Camp Nou, e rientro a Torino in tarda mattinata. Ad attendere il gruppo un centinaio di tifosi in festa, all'appello mancava solo Cuadrado, rimasto in Catalogna per una visita di controllo a causa di una botta alla schiena, l'entusiasmo ha contagiato anche Vinovo e fuori dai cancelli del centro sportivo uno striscione ha sancito il definitivo sorpasso di gradimento di Allegri nei confronti di Conte. Eravamo Conte-nti in Italia, adesso siamo Allegri in Europa. Lontani i tempi di una Juve che si affacciava timidamente sulla scena europea, e di un'accoglienza tra sputi e insulti per Max Allegri, proprio davanti a quei cancelli il 16 luglio 2014. «Allegri ha inculcato nel gruppo quella mentalità vincente persa con Calciopoli», l'investitura di Beppe Marotta, pronto al rinnovo di contratto. «Siamo due realtà che si trovano d'accordo, non ci sono motivi per dire che il matrimonio si interromperà». Il definitivo salto di qualità in Europa è stato possibile soprattutto grazie all'allenatore, capace di raccogliere l'eredità di Conte, vincere in Italia e tornare grande in Champions.

PERICOLO CR7
Due partite separano i bianconeri dalla finale di Cardiff, oggi a Nyon (in tv: ore 11.45 Italia 1 e Premium Sport) si sorteggeranno gli accoppiamenti, le prime due semifinaliste giocheranno in casa martedì 2 e mercoledì 3 maggio. C'è il Real campione in carica, che ha eliminato Napoli e soprattutto il Bayern in un quarto avvelenato dalle polemiche arbitrali (e deciso da un super Ronaldo), un altro brutto cliente come l'Atletico di Simeone, che ha eliminato il Leverkusen e il Leicester, e infine la sorpresa Monaco, che ha fatto fuori Manchester City e Borussia Dortmund. Allegri all'andata dovrà fare a meno dello squalificato Khedira - Marchisio è pronto a sostituirlo e intanto Leonardo Bonucci sfoglia la margherita. «CR7 è il migliore al mondo insieme a Messi, Mbappè è la grande sorpresa, sarà uno dei migliori attaccanti al mondo nel futuro. Il Monaco gioca bene e con spensieratezza, senza paura, ha un grande allenatore, giocatori giovani e di qualità. Griezmann è cresciuto molto ed è migliorato con Simeone, è uno dei pochi in Europa che fa la differenza». Il triplete è un sogno che prende forma col passare delle settimane. «Aver eliminato il Barcellona è un segnale di forza per le nostre avversarie e per noi stessi», le parole di Bonucci a Sky Sport. Questa Juve non teme nessuno. «Possiamo vincere la Champions , siamo solidi in difesa, cinici in attacco e sui calci piazzati: questo è il segreto della Juve per ambire al triplete».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA