Arbitro aggredito, Nicchi: «Non manderemo più al massacro i nostri arbitri»

Arbitro aggredito, Nicchi: «Non manderemo più al massacro i nostri arbitri»
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Martedì 13 Novembre 2018, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 22:33

«Oggi siamo arrivati al punto zero, da qui dobbiamo ripartire per un calcio pulito e corretto, fatto di regole e comportamenti per tutti». Lo afferma il presidente dell'Associazione italiana arbitri (Aia), Marcello Nicchi, nella conferenza stampa indetta al Viminale dal ministro Matteo Salvini dopo l'aggressione subita domenica dall'arbitro Riccardo Bernardini al termine di una partita del campionato di Promozione laziale. «È accaduto un episodio gravissimo. Il ragazzo ancora non sta bene, è in ospedale, ma sappiate che non è l'unico. È arrivato il momento di voltare pagina. C'è una federazione nuova che ha voglia di cambiare: insieme a tutte le componenti ci adopereremo per cambiare le cose che non vanno. Non ne posso più, sono anni che lottiamo. L'Aia non accetta e non accetterà più di mandare al massacro i nostri ragazzi». Nicchi parla quindi di «violenze vigliacche che non sono accettabili: me lo chiedono i nostri ragazzi. Non è possibile che un ragazzo smetta di arbitrare per questo rischio. Tutti dobbiamo fare la nostra parte».

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