Calendari, la Lega diffida la Figc: non modifichi format serie B

Calendari, la Lega diffida la Figc: non modifichi format serie B
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Sabato 11 Agosto 2018, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 15:40
La Lega Pro diffida il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, dal modificare il format di Serie B, portando le squadre da 22 a 19 già per la stagione entrante. «Il provvedimento - spiega il legale del presidente Gabriele Gravina - risulterebbe in palese contrasto con gli artt. 49 e 50 delle norme organizzative interne della Figc» e in ogni caso la modifica dovrebbe «entra(re) in vigore dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione», quindi eventualmente nella stagione 2019-2020.

L'avv. Giancarlo Viglione «comunica che ieri, su incarico del Presidente Gabriele Gravina, ha notificato, nell'interesse della Lega Pro, una diffida al Commissario Fabbricini affinché non adotti il provvedimento annunciato, con il quale modificherebbe il
«Format Serie B» portandole squadre da 22 a 19 già per la stagione 2018-2019». Nella diffida «si è evidenziato come tale provvedimento risulterebbe in palese contrasto con gli artt. 49 e 50 delle NOIF (Norme Organizzative Interne della Figc). Il richiamato art. 50 dispone, infatti, che la modifica dell'ordinamento dei Campionati debba »entra(re) in vigore dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione«. In altri termini anche laddove si volesse modificare il »Format Serie B« la modifica non potrebbe certamente avvenire a decorrere dalla stagione sportiva 2018-2019 bensì »dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione«. Nella diffida si è, altresì, evidenziato come »una tale delibera si porrebbe in contrasto con gli interessi delle squadre che hanno già partecipato alle procedure di integrazione dell'organico di Serie B 2018-2019. La diffida è stata inviata per conoscenza alla Presidenza del Consiglio, quale Autorità di Governo vigilante, e al Coni»,

«Il sistema calcio del nostro Paese attraversa una delle fasi più oscure e confuse che imporrebbero azioni e provvedimenti rigorosi a tutela dei valori dello sport». È quanto scrive l'Fc Crotone con una lettera inviata al commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, al Coni ed alla Lega di Serie A e di Serie B.
Nel testo la società calabrese torna a chiedere di sospendere il campionato di Serie A o quantomeno le gare del Chievo e del Crotone. Si tratta di una nuova iniziativa che segue quella giuridica di ieri con la quale, in base all'articolo 30 del Codice di giustizia sportiva, i legali del Crotone avevano chiesto di emettere misure cautelari nei confronti del Chievo. La società calabrese prende spunto dal fallimento del Cesena che era coimputato nel processo sportivo con il Chievo nella vicenda plusvalenze. «La recente sentenza dichiarativa del fallimento dell'AC Cesena SpA in relazione ad ingenti debiti tributari generati dalla ipotizzata sistematica falsificazione dei bilanci societari attraverso il sistema delle plusvalenze - è scritto nella lettera - è fatto di inaudita gravità che non rimarrà privo di conseguenze in ambito penale con il conseguente coinvolgimento degli organi societari del Chievo, autori di speculari operazioni contabili». Al commissario Fabbricini il Crotone fa notare che «la fissazione dell'udienza di trattazione del deferimento operato dalla Procura Federale nei confronti dell'AC Chievo Verona al 12 settembre 2018, si tradurrà in un'inutile liturgia con conseguenti irrisarcibili danni per Fc Crotone, consentendo, nel contempo, la militanza nel campionato di calcio della massima serie ad una società che reiteratamente ed impunemente ha violato tutte le norme in materia di correttezza, trasparenza e veridicità dei propri bilanci».
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