Ciro, benzina agli sgoccioli ma la Lazio è senza riserva

Ciro, benzina agli sgoccioli ma la Lazio è senza riserva
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 20 Aprile 2017, 07:30
Il Ciro d’Italia non conosce giornate di riposo. Guai a togliere Immobile dal suo posto. In realtà Inzaghi gli vorrebbe far tirare un po’ il fiato, ma la coperta è troppo corta e così Ciro dovrà stringere i denti. Contro il Palermo, domenica, lui avrà sicuramente una maglia da titolare. Inutile far finta di niente, Immobile è un po’ stanco. Lì davanti si sobbarca un lavoro pazzesco, svariando su tutto il fronte offensivo e facendo il pendolo. Dal biancoceleste all’azzurro e ritorno.

 
Ciro preme forte sull’acceleratore. Vuole tutto: Europa con la Lazio e Mondiale con l’Italia. Che sia il 4-3-3 di Inzaghi o il 4-2-4 di Ventura, lui si fa sempre trovare pronto per l’appuntamento con il gol. Ne ha segnati 21 con i biancocelesti e 6 con gli azzurri, diventando capocannoniere in entrambi i casi. Per Ciro non c’è bisogno di spostare le lancette perché sa sempre quando presentarsi. Eppure nelle ultime partite qualche minuto di ritardo lo ha accumulato: una sola rete nelle ultime quattro partite. Effetto delle scorie che i suoi muscoli stanno accumulando. Basta guardare le statistiche per rendersi conto che Immobile è in vetta alla classifica dei giocatori più utilizzati da Inzaghi. Il tecnico laziale non sa e non può rinunciarci.

I PENSIERI DI SIMONE
L’unica volta che non è sceso in campo è stato il 28 gennaio scorso, contro il Chievo. La scelta fu dettata da cause di forza maggiore: era squalificato. Da allora gli sono stati risparmiati 4 minuti contro il Pescara. Più una standing-ovation che altro. Per il resto ha accumulato 3048 minuti nelle 31 gare giocate in campionato e nelle 4 in Coppa Italia. Tradotto, gli sono stati risparmiati appena 192 minuti in totale. Ha percorso 10659 km, quasi come fare Roma-New York andata e ritorno. Uno stakanovista. Ora però comincia a risentire della mancanza di un sostituto con cui alternarsi. Si è vista un po’ di mancanza di lucidità davanti alla porta, contro il Genoa ad esempio nei suoi 4 tiri ha centrato lo specchio una sola volta e soprattutto è quello che ha sbagliato più passaggi: solo il 62,5% sono riusciti. Filip Djordjevic non convince molto Inzaghi, tanto che lo ha impiegato per appena 382 minuti. Scampoli di gara in cui non è riuscito a segnare neanche un gol in campionato, una sola marcatura in Coppa Italia. La sensazione è che il tecnico laziale lo abbia già bocciato. Aveva addirittura provato a portare in prima squadra il baby talento, Alessandro Rossi. Due presenze contro Crotone e Chievo. Non vuole bruciarlo e soprattutto la Primavera non può rinunciarci nella corsa allo scudetto: 21 presenze e 24 reti.

INSIEME A MIRO
Ciro sa benissimo che dovrà tirare fuori tutte le possibili energie per questo rush finale. Il Palermo è passaggio obbligato per ritrovare la vittoria e riprendere la corsa all’Europa. La domenica successiva ci sarà il derby contro la Roma, il quarto in stagione e soprattutto la voglia di essere al top per la finale di Coppa contro la Juventus. A Pasqua ha scelto Dubai per ricaricarsi mentalmente. Lì ha incontrato Miro Klose, il bomber di cui ha preso l’eredità biancoceleste. Ha già fatto meglio del tedesco alla sua prima stagione, ma vuole migliorare ancora. Dopo le feste di Natale aveva centrato il bonus segnando 20 gol, ora vuole superare se stesso quando vinse il titolo di capocannoniere siglandone 22. Gliene mancano appena 4 in campionato.
 
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