Combine Bari-Castel di Sangro del '97, Gravina: «Accuse anacronistiche e raccapriccianti»

Combine Bari-Castel di Sangro del '97, Gravina: «Accuse anacronistiche e raccapriccianti»
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Lunedì 19 Febbraio 2018, 19:49 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 16:25
«Mi limito a dei fatti oggettivi. Si è parlato di una gara in cui nessuno diceva la data di quella partita, è avvenuta il 15 giugno del 1997, sono quasi passati 21 anni, poi ho sentito parlare di morale, ma è invece normale che un ex calciatore si ricordi di parlare dopo 21 anni di questa cosa, dimenticando due cose in particolare: la prima che lo stesso calciatore nel 1999 aveva dato mandato, insieme ad altri sei compagni di squadra, ad un legale per diffidare la casa editrice a pubblicare quel libro, ritenuto offensivo per la parte relativa a quella partita. C'è un incarico ad un avvocato. L'altra cosa strana è che c'è una condanna da parte del tribunale, dopo una indagine della magistratura ordinaria condotta da polizia e carabinieri che porta alla condanna in via definitiva di questo americano e nessuno ne parla. Stranamente si sorvola. Ho la sensazione che ci siano davvero delle incongruenze pazzesche». Sono le parole del presidente del Castel di Sangro di allora, Gabriele Gravina, attuale presidente della Lega Serie C, all'Adnkronos, sulle rivelazioni a 'Non è l'Arenà su La7 sulla partita Bari-Castel di Sangro del 15 giugno 1997, quando gli ospiti avevano già raggiunto la salvezza in Serie B e i pugliesi dovevano vincere per passare in Serie A.
Due ex giocatori del Castel di Sangro, tra cui Luca Albieri, hanno messo in dubbio la regolarità della partita, come aveva fatto lo scrittore americano Joe McGinniss, autore di 'Il Miracolo di Castel di Sangrò. «E poi la tempistica. Dopo 21 anni, in questo momento particolare, mi sembra anacronistico oltre che raccapricciante. Nessuno invece ha voluto far riferimento all'offesa che si sta arrecando ad un progetto di grandissimo valore culturale, sportivo, sociale che è stato il Castel di Sangro. Si parla sempre di fare il bene del calcio, di promuovere, di ripulire, poi puntualmente si ama infangare qualcosa che di buono è stato fatto nel mondo del calcio. Tuttavia daremo mandato ai legali per una querela, l'ennesima, quindi ricominciamo. Come ha pagato qualcuno nel 2003, pagherà probabilmente qualcun altro nel 2018», ha aggiunto Gravina, che sottolinea come anche il tecnico e il nucleo storico di quella squadra da 'favolà abbia definito l'accusa di combine «falsa e offensiva».
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