«Non scrivetemi cagate come ‘Ma voi siete protetti’, ‘Ma cosa vi cambia giocare o no?’, ‘A porte chiuse non succede niente’, ‘non tirate via l’unico svago del weekend alle persone delle zone rosse!’. Io amo il calcio più di voi, ma giocare vuol dire viaggiare in pullman, treno, aereo, dormire in hotel, entrare in contatto con altre persone al di fuori della tua società lavorativa. Già non vedo i miei figli per questo maledetto
Coronavirus perché come sapete vivono in Lombardia, e già è snervante e triste per me». Comincia così lo sfogo che
Mario Balotelli affida a
Instagram, per sposare la linea dell'Aic e di
Damiano Tommasi e per chiedere lo stop alla serie A.
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Tommasi in un tweet: «Fermiamo il campionato!!! Serve altro? Stop football!!»
«E di sicuro non vorrei mai che in più mia madre, che vedo tutti i giorni e non è una mia coetanea, e per quanto possa amare il calcio (al quale devo tutto) non mi va e tassativamente non voglio attaccarle proprio niente! - prosegue l'attaccante del
Brescia - E perché? Per far divertire qualcun altro? O per non perdere soldi? Ma dai non scherzate. Ripigliatevi, avete rotto adesso. Non si scherza con la salute».