Coronavirus, Malagò: «Per la Serie A è il momento della decisioni. Lo sport ora è il simbolo dell'Italia»

Coronavirus, Malagò: «Per la Serie A è il momento della decisioni. Lo sport ora è il simbolo dell'Italia»
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Martedì 14 Aprile 2020, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 11:06
«Credo che il grande errore che si possa fare è quello di intervenire in contesti e in mondi dove ci sono delle precise deleghe e rappresentanze. Tu vuoi essere il presidente di una federazione? Allora questo è il tuo momento in cui prendere decisioni»: così il presidente del Coni Giovanni Malagò, su tempi e modi di ripresa del campionato di calcio di Serie A, in un'intervista a Dazn. «Tutti - ha aggiunto Malagò - devono perdere qualcosa, l'ideale sarebbe trovare insieme il modo che non ci siano vinti né vincitori e che il calcio possa ripartire il prima possibile e a prescindere da questa stagione». E ancora in tema di calcio, secondo Malagò il rinvio degli Europei «è stata una decisione sacrosanta, pensa cosa sarebbe stato un Europeo senza pubblico. Secondo me sarà un grande Europeo, sarà il motivo per cui il calcio a livello internazionale potrà ripartire tutto insieme». Infine il numero uno del Coni concorda con il ct azzurro Mancini che sostiene che tra un anno sarà ancora meglio per gli Europei: «Il ct non è uno di tantissime parole, ma quando le dice sono pesate e ponderate. Trasferisce il giusto entusiasmo ma al contempo ha già individuato le opportunità nascoste da qui a un anno perché la nostra è una squadra giovane, che deve amalgamarsi. Un anno in più di esperienza potrebbe essere importante e utile per la nostra Nazionale».

In questi difficili tempi alle prese con la pandemia da coronavirus si sta rivelando l'importanza sociale «del modello sport, che -ha spiegato Malagò- è il portabandiera del pensiero di appartenenza nazionale, lo si è visto grazie all'ultima meravigliosa campagna, in cui i nostri atleti hanno fatto vedere la vicinanza a chi sta in prima linea, rievocando ciò che fanno loro.
Quando lottano, soffrono, vincono, perdono, come purtroppo sta succedendo in alcune zone d'Italia... Mai come oggi, lo sport è il simbolo del nostro Paese».
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