Cutrone: «Messi mi fa pensare alla playstation», Chiesa: «Mi manca Astori»

Cutrone: «Messi mi fa pensare alla playstation», Chiesa: «Mi manca Astori»
di Ugo Trani
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Martedì 20 Marzo 2018, 14:29 - Ultimo aggiornamento: 14:47
Dal nostro inviato

Largo ai debuttanti. Federico Chiesa, classe '97, azzurro com papà Enrico, 20 anni fa. E Patrick Cutrone, classe '98, centravanti che ha cominciato la sua avventura partendo dall'Under 15. Sono le novità per l'attacco della Nazionale che ha come migliori realizzatori Immobile e Candreva, 7 reti a testa.

COME IN UN VIDEOGIOCO
Subito la Pulce davanti. Chiesa non vede l'ora di incrociare venerdì Messi Nell'amichevole di Manchester. «Lui. rappresenta il calcio mondiale. Quando dici Messi pensi subito al calcio perché è un giocatore senza difetti e quindi vederlo dal vivo sarà un’emozione unica. Ho avuto la fortuna di giocare contro Cristiano Ronaldo, in amichevole, al Bernabeu, e sembrava veramente finzione perché è un giocatore imponente e fortissimo anche lui. Vedere Messi dal campo mi darà la stessa sensazione di incredulità». Cutrone va oltre: «Messi mi fa pensare alla playstation. L’ho sempre guardato per televisione, non ho mai avuto la fortuna di vederlo dal vivo e saro’ onorato di sfidarlo. Oltre a a lui, nell’Argentina ci sono tantissimi campioni. Ma Messi è il calcio». 

SENZA PAURA
La convocazione non li spaventa. Cutrone chiarisce: «Non sento né paura, né responsabilità di essere qui. Questa è un'opportunità che cerchero' di sfruttare al massimo. Ho vent’anni e quindi i sogni non finiscono mai. Già venire in Nazionale maggiore è un sogno. Spero di esordire. Proverò a mettere in difficoltà il ct. Non mi aspettavo”di essere convocato: l’anno scorso ero in Primavera e non pensavo di arrivare a questo punto ma ho sempre pensato ad allenarmi, a lavorare duro e a lasciare tutto sul campo. Ringrazio cho mi hanno aiutato ad arrivare fino qui, dai tecnici del settore giovanile a Montella. E adesso Gattuso mi ha trasmesso quello che aveva lui in carriera. Ho comunque sempre avuto quella cattiveria di fare gol, di giocare e di dare tutto per la squadra». Chiesa è d'accordo con il compagno: «Non c’è assolutamente pressione ad essere qui in Nazionale, anzi siamo molto onorati di far parte di questa squadra ed essere chiamati nel nuovo ciclo dell’Italia. Sogno l'esordio. Non mi sento assolutamente un predestinato. Io penso al campo: solo lavorando duramente si possono raggiungere obiettivi importanti. E’ questo quello che ho fatto in questi miei primi due anni di carriera: do’ il 100% in allenamento ed adesso mi ritrovo qui proprio per il lavoro svolto nel mio club».

NUOVO STEP 
Chiesa sa che cosa l'aspetta in campo: «Sicuramente i nostri coetanei sono piu’ esperti a livello internazionale. Penso ad esempio allo scorso Europeo Under 21 quando affrontando la Spagna ho giocato contro giocatori come Saul e di Asensio che avevano già una finale di Champions alle spalle. Quindi ci sono tanti giocatori forti nelle altre nazioni ma noi non siamo da meno. Ad esempio Cutrone è un attaccante, per quello che ha fatto vedere in questo primo anno, veramente con un futuro splendido davanti a sé perché è forte, ha tanta grinta ed è una prima punta che ha grande potenzialità, e lo sta dimostrando. Io? Devo migliorare ancora tanto. A soli 20 anni devo dimostrare il mio valore e crescere in tante situazioni. Essere qui oggi è molto importante perché sono qui per imparare dai miei compagni, dai campioni che ci sono e dal ct».

ASTORI 
«Mi manca tantissimo, ma dobbiamo reagire per lui.
Voleva vedere ragazzi forti che danno tutto per la maglia». L'attaccante della Fiorentina Federico Chiesa torna con queste parole sulla scomparsa del capitano viola Davide Astori. «Non ci sono parole per descrivere quello è successo, è stata una tragedia immensa -aggiunge Chiesa in conferenza stampa dal raduno della Nazionale italiana a Coverciano-. Per me è stato un compagno importantissimo, mi ha inserito nel gruppo, mi ha dato i consigli giusti quando servivano».
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