Non ho mai visto una modalità in cui ci si preoccupa di chi si candida, perché nella fattispecie non c'è neanche un'autocandidatura ma una candidatura fatta dalle componenti elettive ad eccezione dell'Aia, quindi il problema centrale non è quello relativo alla ineleggibilità o meno della singola persona, ma la convocazione dell'assemblea». «Una volta convocata l'assemblea - ha concluso Abete - si farà una valutazione da parte degli interessati se ci sono le condizioni di eleggibilità, mi sembra che da questo punto di vista le due cose siano separate. Anche perché non ci sono note ufficiali del Coni ma solo telefonate fatte in giro dalle persone».
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