Secondo questa interpretazione, Abete avrebbe già raggiunto il massimo dei mandati disponibili, ovvero tre: e non essendo in carica, non sarebbe rieleggibile per un ulteriore mandato, cosa che invece è consentita dalle norme ai presidenti federali già al vertice al momento dell'entrata in vigore della legge (13 febbraio 2018). Fabbricini, contattato dall'Ansa, non ha voluto entrare nel dettaglio, sottolineando però che a lui «non è ancora arrivata la candidatura ufficiale di Abete», e che comunque non sarebbe nel suo ruolo il compito di «controllare l'eleggibilità dei candidati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA