«Juventus-Inter non è decisiva, a dicembre non può esserlo e il campionato è lungo.
Abbiamo sempre ragionato per i tre punti ogni domenica. Andremo a Torino per fare una partita seria, determinata, da Inter. Poi vedremo le conseguenze di un'eventuale vittoria. Rappresenta tanto per i tifosi, ma vale tre punti». Anche il direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio, come Luciano Spalletti, non vuole parlare di 'sfida scudettò per la partita di sabato sera contro i bianconeri a Torino. Sarà una sfida nella sfida, tra Icardi e Higuain, quest'ultimo autore del gol vittoria contro il Napoli al San Paolo. «Non c'è paura - dice Ausilio - semmai doveroso rispetto per la squadra più forte d'Italia. Sabato troverà di fronte un'Inter carica. Questa sfida è bella di suo, poi arriva in un momento particolare, con una classifica particolare. Con questi numeri diventa la partita. Higuain ha completato lo sviluppo, Icardi può crescere ancora. Higuain rispetto al primo Icardi partecipava più alla manovra, ma il nuovo Icardi si avvicina molto ad Higuain. E in area di rigore Mauro ha pochi eguali al mondo».
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