La Spal supera la Sampdoria 3-1: Ferrara salva in A dopo 51 anni

La Spal supera la Sampdoria 3-1: Ferrara salva in A dopo 51 anni
di ​Vanni Zagnoli
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Domenica 20 Maggio 2018, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 20:20
La salvezza della Spal è in gloria, con un 3-1 esaltante. Senza patemi, come da previsioni, perchè segna presto, su rigore, mentre il Crotone subisce il gol del Napoli a metà primo tempo. Sinistro di Viviani, mano di Caprari, Di Bello fischia, il silent check conferma, eppure ci sono dubbi sulla volontarietà. Segna Antenucci, l’idolo della promozione.

Al 18’, slalom di Linetti, la palla arriva a Caprari, sinistro respinto in tuffo da Gomis, Praet arriva sul tap-in e di destro mette a lato. Cantano le due curve, in particolare la blucerchiata, tra fiumi di birra, nonostante il finale di campionato negativo. La squadra di Semplici lascia l’iniziativa ai doriani, è abituata. C’è caldo, il gioco è spesso fermo, è curioso che siano accese le luci anche in pieno sole. Raramente la Spal alleggerisce la pressione, è insidiosa prima dell’intervallo, approfittando dall’espulsione di Caprari. Già ammonito, entra con il piede a martello su Felipe, Di Bello non può esimersi dal secondo cartellino giallo. Solo davanti a Belec, Antenucci è troppo altruista e cerca Paloschi, anticipato. 

La circolazione di palla della Sampdoria è lenta, rispetto ai tre quarti di campionato, la Spal controlla e affonda all’improvviso, mostrando buon pressing. I 13mila presenti allo stadio Mazza possono distrarsi, non ci sono pathos nè grandi barriere, fra i tifosi e il campo. Il trionfo è alla ripresa, con gli assist di Viviani. Crossa da destra, Paloschi non arriva, raddoppia Grassi di testa, da distanza ravvicinata. Poi l’apertura del regista per Antenucci, rientro sul destro e tiro angolato sul secondo palo. E’ il punto esclamativo sulla salvezza della Spal, il Paolo Mazza è in tripudio ma anche nella curva ligure si continua a cantare, per celebrare comunque una bella stagione. Basta un destro di Quagliarella per scaldare i cuori ospiti.

“Chi non salta è bolognese”, è il leit motiv biancazzurro, il Bologna è appena un punto sopra. La regina dell’Emilia è il Sassuolo, quest’anno, e rientra in A il Parma. Questa è la regione trainante del calcio italiano, anche se nessuna è da Europa. 

La partita prosegue con occasioni, anche sul 3-0, Antenucci avvicina la tripletta e la Samp realizza con Kownacki, in mezza girata. I due gol di scarto alleviano l’amarezza per la 7^ sconfitta nelle 11 gare finali. Si chiude con buone trame doriane, il gioco raramente è mancato, l’Europa resta lontana 7 punti. Il 4-1 di Paloschi sarebbe mortificante, sul diagonale di Antenucci, che per il Var è in fuorigioco. La Spal imita il controgioco di Castori al debutto in A, è premiata in extremis, a differenza del Carpi di due anni fa. Il Mazza sarà ampliato, il ciclo di Leonardo Semplici può essere lungo, a Ferrara. La città degli Este si salva in A, 51 anni dopo.
 
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