L'Inter vince lo scudetto: 2-0 alla Fiorentina ai supplementari

L'Inter vince lo scudetto: 2-0 alla Fiorentina ai supplementari
di Vanni Zagnoli
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Domenica 10 Giugno 2018, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 01:01
Secondo scudetto di fila, dopo il Viareggio. Stefano Vecchi è quasi infallibile, conferma il titolo di un anno fa, stavolta ai supplementari. 2-0 alla Fiorentina, sempre finalista. Il successo è più che legittimo, perchè l’Inter ha costruito infinitamente di più, insomma ha strameritato, nonostante la fierissima opposizione viola. E’ al 9° titolo primavera, mentre la Fiorentina è a digiuno dall’83, ferma a tre scudetti. Risolvono Colidio e Rover.
L’avvio è nerazzurro, con la punizione tagliata di Marco Pompetti, sarà il migliore in campo, memorial Piermario Morosini. 

Diakhatè si fa vivo ma in fuorigioco, il senegalese esce presto, sostituito dal connazionale Faye. Il ritmo è basso, ravvivato da giocate improvvise. Senza Maganjic, squalificato, Riccardo Sottil è il trascinatore toscano, come un anno fa, sempre davanti a papà Andrea, neopromosso in B con il Livorno. I viola progressivamente guadagnano metri, occorre il salvataggio aereo di Bettella per intercettare un pallone pericoloso. L’Inter non ha fretta, come nel primo tempo con la Juve, Adorante si vede una sola volta, mentre a Colidio sarà annullato un gol per fallo di mano. Si gioca molto palla a terra, sale anche l’intensità agonistica. Valietti aziona Zaniolo, lo stacco è fuori e anche il matchwinner con la Juve incide poco. Valietti non tocca Sottil, ha ragione Prontera di Bologna, simulazione. 

La prima parata è a inizio secondo tempo, di Cerofolini, su azione Bettella-Emmers-Colidio, l’argentino conclude di tacco. Lakti si fa ammonire in contrasto con Lombardoni, ci stava l’espulsione perchè al centrale interista arriva anche un piccolo pugno. 

L’Inter inizia a sfondare, con un gioco di prestigio di Zaniolo, con il tirocross di Sala e il palo sfiorato da Rover. La parata più spettacolare è peraltro di Marco Pissardo, sull’invenzione da 30 metri di Valencic. Sulle fasce la Fiorentina trema, Colidio merita i 7 milioni con cui l’Inter l’ha strappato al Manchester City, prendendolo dal Boca Juniors. Sarebbe da rigore il tackle di Pinto su Rover, poi Cerofolini argina Valietti. La squadra di Emiliano Bigica resiste ma a fatica, difendendo anche con 9 dietro la linea della palla. Il portiere intercetta anche il sinistro di Pompetti. Si va ai supplementari sullo 0-0. Al 4’ Zaniolo calcia in diagonale mancino, il portiere respinge, infila Facundo Colidio. La Fiorentina ha una sola chance per impattare, il colpo di testa di Marozzi esce di poco, su cross mancino di Ranieri. Subentra anche Gavioli, fila via sulla sinistra, Michele Cerofolini si oppone come può, Rover chiude i conti in avvio del secondo supplementare.

La dedica di Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro: "A Giampiero Marini, al quale anche mister Vecchi è molto legato. Siamo alla 6^ finale vinta su 7, in 4 anni"
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