Inter, Spalletti: «Tenete lontano da noi i depressi, siamo terzi. La mia Roma lottava per il campionato»

Inter, Spalletti: «Tenete lontano da noi i depressi, siamo terzi. La mia Roma lottava per il campionato»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 16 Febbraio 2018, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 01:01

C’è il terzo posto da conservare e l’Inter proverà a difenderlo in casa del Genoa senza Icardi e Perisic. «I depressi teneteli lontano da noi», le dichiarazioni di Luciano Spalletti.
 
Genoa. «Dovremo combattere l’ambiente, per questo ci serviranno carattere e personalità. Loro sono bravi a ripartire e il fatto che tornino tutti nella loro metà campo non deve trovarci troppo sicuri di poter fare la partita in quella zona del campo».
 
Icardi e Perisic. «Fosse possibile, li vorremmo sempre in gruppo, ma si devono fare delle valutazioni. Per cui abbiamo una rosa con altri calciatori che ci hanno dato le risposte attese».
 
Rafinha. «Quando avrà i 90’ nelle gambe? Entro due o tre settimane, allenandosi tutti i giorni, potremo usufruire per tutta la partita delle sue qualità. Si può impiegare anche ora, ma ci sarebbero momenti nei quali la squadra dovrebbe sopperire alla sua mancanza di continuità. Anche questa settimana ha saltato due sedute. Ci si esalta, ma i nodi vengono fuori e vanno pettinati bene da chi c’è sempre stato».
 
Karamoh. «Lui è un calciatore offensivo, che ha qualità. Ha velocità, tecnica e una corsa devastante. C’è da farlo crescere con tranquillità perché è giovane e inesperto».
 
Di Francesco. «Se mi sono sentito tirato in ballo da lui? Ce ne sono altre sopra la Roma. Se però si riferisce a noi, dato che non è la prima volta, dico che sono d’accordo con lui. La Roma poteva stare molto più in alto e infatti negli anni precedenti lottava per il campionato con il Napoli, per cui i riferimenti sono questi».

Classifica. «Si parlava di debacle? Teneteci lontano i depressi. Noi dell’Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulla terra. Non c’è depressione per noi. La strada che abbiamo fatto è quella per essere oggi terzi, poi è chiaro che certe cose le dobbiamo fare ancora meglio. Nell’ultima partita non mi è piaciuto cosa ha fatto la squadra in superiorità numerica e quella che è stata la qualità e la ricerca. Ma siamo in grado di andare a Genova e vincere contro un Genoa stratosferico in questo momento, che da quando è arrivato Ballardini è la terza forza del campionato e ha vinto le ultime due in trasferta».
 
Mercato. «Parlare già di quello estivo non mi fa sorridere, mi crea problemi. Soprattutto se si parla di rivoluzione perché i giornali li leggono tutti e stamani erano già in giro che commentavano quel che viene fuori. Io sto pensando di suggerire al presidente di creare una terza squadra, la nostra, la femminile e quella virtuale con i giocatori che virtualmente sono in arrivo. In quel caso la terza squadra la allenerebbero i dirigenti. Io non la alleno e a me interessano quelli che ci sono. Si è parlato di Sturridge e di Eder via. Sturridge si è infortunato e se non restava Eder a toglierci le castagne dal fuoco non so cosa si mangiava. E da qui in avanti prenderemo provvedimenti perché se fate nomi, vuol dire che qualcuno ve li dà. Per cui parlerà con il presidente».

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