Lazio, stasera il debutto contro il Vitesse: Inzaghi dà spazio alle seconde linee

Lazio, stasera il debutto contro il Vitesse: Inzaghi dà spazio alle seconde linee
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 14 Settembre 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 13:19

La Lazio torna a riveder le stelle, quelle dell’Europa. Questa sera esordio contro gli olandesi del Vitesse. Si riparte dal GelreDome di Arnhem, qui domani si esibiranno i Rolling Stone. L’ultima partecipazione dei biancocelesti in Europa League, nella stagione 2015-16, terminò con la disfatta dell’Olimpico contro lo Sparta Praga. L’undici dell’allora tecnico Pioli si arrese malamente agli ottavi. C’è voglia di riscatto e soprattutto Inzaghi vuole bagnare il suo esordio nel migliore dei modi. E’ una Lazio diversa da come l’avevamo lasciata: è cambiata negli uomini, nello spirito e nella consapevolezza. I ragazzi di Simone sanno benissimo cosa vogliono. Il tecnico ha ridisegnato i confini.
LA MENTALITÀ
Inzaghi lo fa capire già dalle prime parole in conferenza stampa. L’Europa non può e non deve essere considerata un problema, anzi: «Vogliamo fare bene, dobbiamo premiare i sacrifici che abbiamo fatto l’anno scorso. Sappiamo che avremo davanti a noi sei partite difficili e ravvicinate». Il pericolo più grande è il fatto che i biancocelesti possano sottovalutare il Vitesse, soprattutto alla luce del trionfo di domenica scorsa contro il Milan. Per questo Inzaghi ha tenuto la squadra a rapporto e ha fatto a tutti un discorso stile quello di giovedì scorso prima della gara contro i rossoneri. Piedi per terra e concentrazione. «Incontriamo una squadra preparata, che ha fatto 3 vittorie su 4 in Olanda, solo il Feyenoord ha fatto meglio. Sarà importante l’approccio, dobbiamo avere la giusta mentalità» ha sottolineato il tecnico che con l’aiuto dei più esperti ha spiegato il vero significato dell’Europa League. 
GLI AVVERSARI
Fraser, tecnico del Vitesse, spera invece che la Lazio approcci la gara non con la giusta convinzione, ritiene sia l’unico modo per poter battere i biancocelesti. Gli olandesi giocano con il classico 4-3-3, fanno un pressing molto alto (talvolta eccessivo), e hanno un gran punto di forza nelle immediate verticalizzazioni. La difesa non è solidissima ma nelle ultime gare è molto migliorata. I terzini si staccano dai centrali accompagnando sempre la fase offensiva sovrapponendosi ai centrocampisti laterali o alle ali per poi ripiegare velocemente indietro. La stella della squadra è Matavaz, quattro reti nelle ultime quattro partite di campionato. Lo sloveno, che giocò nel Genoa nel 2015, resta sempre alto per dare un riferimento ai compagni e partire in contropiede sul filo del fuorigioco. Occhio anche a Rashica, Linssen sulle fasce: ottima capacità di saltare l’uomo per poi rientrare e tentare la conclusione o servire la punta.
LE SCELTE
«Dovrò scegliere a seconda di come recuperano i calciatori, li dovrò alternare, ma come ho fatto in questi 2 anni non regalo partite in Europa a nessuno, se cambierò è perché ho fiducia in chi va in campo» ha rivelato il tecnico che sarà obbligato a fare turnover. Sei gare in 17 giorni non gli permettono di schierare sempre gli stessi, e allora ecco che oggi darà spazio a molte seconde linee.

In porta confermato Strakosha, rivoluzione in difesa con Leiva che giocherà centrale nei tre con Bastos a destra e a sinistra esordio per Luiz Felipe. Il reparto arretrato è sicuramente quello più carente dopo l’infortunio di Wallace e il mancato ritorno sul mercato per la sostituzione di Hoedt. A centrocampo spazio a Di Gennaro in cabina di regia con Murgia e Parolo (è squalificato in campionato). Sugli esterni Lukaku e Marusic. In avanti confermato Luis Alberto dopo la straordinaria prestazione di domenica. Lo spagnolo agirà da seconda punta alle spalle di Caicedo. 

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