Juventus, Allegri sceglie la squadra contro l'Udinese dell'ex Del Neri

Allegri
di Alberto Mauro
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Martedì 11 Ottobre 2016, 10:03
Gli allenatori di club abolirebbero volentieri le soste per le nazionali, un po' perché interrompono il ritmo del campionato e un po' perché rispediscono a casa i giocatori più stanchi di come sono partiti, spesso sballati dal fuso orario, o nel peggiore dei così anche rotti. Milan e Napoli hanno pagato un prezzo carissimo con Montolivo e Milik, ma anche la Juve ha dovuto fare i conti con l'infrazione al perone di Pjaca (out ancora 2 settimane) e la contusione al polpaccio destro di Chiellini, già al lavoro per l'Udinese.

 

Ci vorrà tutta l'esperienza di Massimiliano Allegri per pesare forma fisica, stanchezza, ore di volo e allenamenti sostenuti a Vinovo. Ingredienti da miscelare sapientemente per la scelta degli 11 titolari da schierare contro l'Udinese dell'ex Del Neri, unica squadra in grado di violare lo Juventus Stadium (l'anno scorso) in campionato con Inter e Sampdoria. Ecco perché le giornate di Allegri trascorrono tra le sedute di allenamento a Vinovo e le serate davanti alla tv, per non perdersi nemmeno un respiro dei suoi ragazzi in giro per il mondo. Domani i primi rientri: gli azzurri, Mandzukic e Lemina, poi via via tutti gli altri per finire con Higuain, Dybala e Dani Alves. Gli argentini torneranno solo giovedì, e dunque avranno due soli allenamenti nelle gambe prima dell'Udinese. Motivo in più per dare fiducia a Mandzukic dal primo minuto: i quattro gol in due partite con la maglia della Croazia hanno rilanciato le sue quotazioni, ora Mario deve trovare anche la prima rete in bianconero.

OCCHIO ALLA DIFESA
Accanto a lui il meno stanco tra Higuain e Dybala, ma a preoccupare Allegri è soprattutto la difesa. Benatia è sulla via del recupero ma non può ancora giocare titolare, Chiellini sta smaltendo la botta al polpaccio, dovrebbe farcela. Senza Chiello Juve in piena emergenza, considerando l'assenza di Rugani, e solo due alternative per Allegri: arretrare Evra sulla linea a tre con Barzagli e Bonucci, oppure virare sulla difesa a quattro. Nonostante gli scricchiolii visti in azzurro (Buffon contro la Spagna, Bonucci e Barzagli contro la Macedonia) la difesa si conferma punto di forza in bianconero: 0 reti subìte nelle ultime 4 partite tra campionato e Champions, miglior difesa della serie A. Stessi uomini ma rendimento ben diverso tra club e Nazionale, come si spiega? Una chiave di lettura vede gli azzurri ancora alla ricerca di un assetto definitivo, la confusione tattica vista nel primo tempo contro la Spagna e a Skopje si riflette anche su una difesa che in bianconero ha invece trovato i suoi automatismi da tempo.

In questo senso a Ventura potrebbe essere utile studiare tatticamente il 3-5-2 della Juventus (regista davanti alla difesa in grado di fare anche la fase difensiva e due interni come Khedira e Pjanic) nel disegnare la prossima Italia. Con Marchisio (che potrebbe essere convocato per la prima volta dopo l'infortunio proprio contro l'Udinese) ago della bilancia, con lui Allegri potrebbe rispolverare il rombo con Pjanic trequartista o il 4-3-3 d'assalto. Sabato, intanto, inizia un vero e proprio tour de force con 7 partite in 22 giorni, al termine del quale Allegri avrà le prime indicazioni sulle ambizioni stagionali: doppia sfida contro il Lione decisiva per il primo posto nel girone di Champions, ma anche gli scontri diretti contro Milan e Napoli per lo scudetto. E proprio sull'Europa sono arrivate le parole piuttosto nette del vicepresidente bianconero Pavel Nedved. Con la Juventus siamo tornati al top in Italia. Ora il presidente Andrea Agnelli vuole tornare in alto in Europa. Vogliamo vincere la Champions League. Ci proveremo.