Se non è una rivoluzione poco ci manca, la
Juventus oggi (a borsa chiusa) ha ufficializzato il nuovo allenatore un mese dopo la separazione da
Allegri.
Maurizio Sarri è pronto a raccogliere la pesante eredità di Max, deciso a portare a Torino la sua personalissima visione di gioco - distante da quella di Allegri - che l’ha contraddistinto da Napoli e Londra. Tre anni di contratto e uno stupendio da 7 milioni a stagione bonus compresi (previsto un corposo incentivo in caso di vittoria della Champions) per il tecnico neo vincitore dell’
Europa League. Con il Chelsea non è mai scattata la scintilla, a livello di proprietà e tifoseria, da qui il desiderio di liberarsi dopo un solo anno e a due anni dalla scadenza per rilanciarsi in Italia (vicino a casa e agli affetti), per mettersi alla prova alla Juventus, la rivale storica.
Già in parte definito lo staff che lo seguirà a Torino:
Giovanni Martusciello (vice allenatore),
Paolo Bertelli (preparatore atletico),
Luca Gotti (assistente tecnico) e
Marco Ianni (uomo di campo). Confermato il preparatore dei portieri Claudio Filippi e la possibilità di rivedere Barzagli a curare la difesa. «Maurizio lascia il Chelsea con il ringraziamento di noi tutti per il lavoro che lui e i suoi assistenti hanno fatto durante la stagione - il messaggio di addio del Chelsea sul sito - per aver vinto l'Europa League guidandoci ad un'altra finale di coppa e per il terzo posto in Premier League. Vorremmo anche congratularci con lui per essersi assicurato il ruolo più importante in Serie A e augurargli tutto il meglio per il futuro».