L'euforia di Napoli spaventa Sarri

L'euforia di Napoli spaventa Sarri
di Pasquale Tina
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Aprile 2018, 10:26
La festa è esplosa negli spogliatoi. Il Napoli ha esultato per la grande impresa dello Stadium e ha gioito subito dopo la vittoria griffata al 90' da Koulibaly. Gavettoni, cori e ed entusiasmo. Un'ora di gioia sfrenata ma senza esagerare troppo. Perché nel mirino di questo gruppo adesso c'è lo scudetto. «Non abbiamo fatto ancora niente», il messaggio filtrato da Reina e Insigne, i leader di uno spogliatoio che non vuole fermarsi proprio sul più bello. E così nel volo di ritorno da Torino a Napoli, dopo l'applauso iniziale del personale di bordo, i giocatori sono rimasti assorti nei loro pensieri che hanno i contorni viola della Fiorentina. Non sono rientrati in città Maurizio Sarri, andato a rifiatare per qualche ora a Figline Valdarno, e Dries Mertens che ha trascorso la giornata di riposo in Belgio assieme alla moglie Kat.
ALL'AEROPORTO
L'entusiasmo dilagante, dunque, è tutto in città. In diecimila hanno atteso la squadra all'aeroporto di Capodichino sbarcata alle 2.49 del mattina. Scene di ordinaria passione che sono durate fino all'alba di ieri. Striscioni, fumogeni e il coro che ormai è diventato un mantra: Sarò con te, tu non devi mollare. Abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione.
I CALCIATORI
Lo hanno intonato pure i calciatori, meravigliati dalla grande accoglienza. Che bello, quanta gente, ha urlato Marek Hamsik. Il capitano non si accontenta. Siamo molto contenti per la vittoria allo Stadium: non capita tutti i giorni vincere in questo stadio e quindi ci stiamo godendo il successo. Abbiamo preparato benissimo la partita ha scritto sul suo sito internet e alla fine è arrivato il gol decisivo. Comunque la Juventus è ancora davanti e per questo dobbiamo fare il pieno nelle prossime quattro gare sperando in un passo falso dei bianconeri. I tifosi ci danno la forza e il coraggio per inseguire il nostro sogno. Il Napoli lo farà restando concentrato. Maurizio Sarri è stato lapidario al termine del big match che ha riaperto il campionato. «Noi dobbiamo restare sereni. Abbiamo bisogno della nostra normalità al centro tecnico di Castel Volturno, è questo il mio compito nei prossimi giorni. La Juve resta padrona del suo destino, è ancora davanti».
NEL MIRINO
L'euforia, dunque, non sarà contagiosa: i giocatori sanno bene che l'obiettivo non è stato ancora conquistato. «Nel mirino c'è la Fiorentina ha spiegato Sarri una trasferta insidiosa, dove io ho sempre avuto qualche difficoltà, quindi pensiamo soltanto a vincere questa gara senza farci condizionare dall'esterno». L'asticella si è alzata e la prossima giornata potrebbe essere decisiva: la Juventus sarà di scena sabato a San Siro contro l'Inter, il Napoli risponderà domenica al Franchi, dove ci sarà una vera e propria invasione di tifosi azzurri. Il settore ospiti si è esaurito in meno di un'ora: in 2400 hanno già prenotato un posto in prima fila. Ma c'è il rischio che si arrivi a quota 10mila.
© RIPRODUZIONE RISERVATA