Donadoni, molte assenze e tanta grinta: «Il mio Bologna non è inferiore alla Lazio»

Donadoni, molte assenze e tanta grinta: «Il mio Bologna non è inferiore alla Lazio»
di Emilio Buttaro
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Sabato 15 Ottobre 2016, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 14:31
BOLOGNA - La sconfitta casalinga contro il Genoa ha un tantino ridimensionato il buon avvio di stagione del Bologna e allora Donadoni vuole ripartire con il piede giusto. "Non ritengo la mia squadra inferiore alla Lazio - spiega l'ex ct alla vigilia della gara - bisognerà avere questo tipo di certezza che poi va trasferito in qualcosa di concreto. Ovviamente non bastano le parole ma in sostanza questo deve essere lo spirito, la convinzione di ognuno di noi. Insomma credo che ci sia la possibilità di fare bene, tenuto conto del valore dell'avversario che va riconosciuto e quello della Lazio è un valore ottimo. Bisognerà andare con grande determinazione, sarà fondamentale". 

Motivazioni a parte, il Bologna si presenta a Roma con assenze importanti in ogni reparto: da capitan Gastaldello al bomber Mattia Destro, passando per Dzemaili, Torosidis e Mirante. Si sta dunque pensando ad un attacco leggero formato da Verdi come "falso nueve" con Di Francesco e Krejci (quest'ultimo influenzato ma presente alla rifinitura), anche se salgono le quotazioni dell'ex Floccari. "Ci sto pensando, Sergio se sta bene, è a disposizione anche se non ha minuti nelle gambe ma per averne bisogna farlo giocare. Ecco, vorrei delle risposte dai ragazzi ma non solo sul campo, anche sul piano verbale, voglio che un giocatore si senta anche da questo punto di vista coinvolto". 

Durante la pausa il tecnico del Bologna ha apprezzato le prestazioni di qualche suo giocatore impegnato con le rispettive nazionali: "Ho visto Krejci giocare contro la Germania, e avere di fronte la nazionale tedesca è sicuramente motivo di crescita. Sono contento della presenza di miei ragazzi con le loro nazionali soprattutto se giocano".

A proposito di Nazionale non può mancare il Donadoni-pensiero su Ciro Immobile, l'attaccante del momento: "E' un ottimo giocatore così come lo è Belotti o qualche altro che è nel giro della squadra azzurra. Sono attaccanti che stanno acquisendo grandi capacità ampiamente riconoscibili e che vanno attribuite anche a quella convinzione di disputare partite importanti. Lui sta maturando molto da questo punto di vista, è un giocatore difficile da affrontare, se gli concedi spazi diventa pericoloso e allora bisogna fare un ragionamento di squadra, di reparto. Credo definirlo l'attaccante del momento sia comunque riduttivo". 

Infine una battuta sull'incontro di qualche tempo fa con Lotito: "C'è stato ai tempi di Parma ma senza trovarci d'accordo su quello che era il discorso generale, così abbiamo fatte strade diverse in assoluta trranquillità, con grande professionalità senza dover litigare".

 
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