Lazio, sulla strada per la Champions c'è un alleato bianconero in più

Foto ROSI
di Alberto Abbate
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Martedì 24 Aprile 2018, 07:30
È un campionato a incastro. Il discorso scudetto sembrava distaccato, invece dopo la vittoria del Napoli diventa un prezioso alleato. Col fiato partenopeo sul collo della Juve, il calendario di Inter e Roma – avversarie dei bianconeri rispettivamente alla prossima e alla penultima giornata – è senz’altro più complicato: «È chiaro che la squadra di Allegri giocherà forte come ha sempre fatto – sottolinea Inzaghi – ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e alla nostra classifica». Così sta facendo pure Simone, sebbene da Torino continui a rimbombare il suo nome: nel caso in cui il tricolore non dovesse tornare a Vinovo, il tecnico biancoceleste è in prima linea per la successione.
 
Marotta e Paratici lo considerano un ritorno allo stile Conte per grinta e ardore, ma Inzaghi continua a dichiarare il suo amore: «Sto bene qui a Roma, ho un contratto sino al 2020 e spero di restarci a lungo». Non è questo il momento di parlare di futuro: «Ci mancano 4 partite e cercheremo di giocarle al massimo. Domenica andremo in un campo difficile come quello di Torino cercando di dare tutto». La Lazio spera subito in uno sprint Champions, approfittando di un eventuale ko nerazzurro. Per questo domani si tornerà al lavoro e Inzaghi cercherà di capire chi avrà recuperato al meglio. Contro la Sampdoria la squadra ha ritrovato il ritmo e il vecchio copione, è sembrato quasi di rivedere la forma d’inizio stagione. Zero gol subiti e quattro segnati. Un’altra goleada, la sesta con un simile scarto, soltanto Psg e Manchester City in Europa hanno un filotto (8) più alto.

LA STORIA
Ottantatré reti in questo campionato, come Bayern e Barcellona per intenderci. La Lazio continua a distruggere la porta coi record. Riecco anche la doppietta d’Immobile, che allunga su Icardi in Italia e si porta a due gol da Salah per la Scarpa d’oro. Ora è a quota 29, gliene mancano due per raggiungere Toni, tolto il naturalizzato Angelillo, ed eventualmente poi superarlo come bomber italiano più prolifico della Seria A dal dopoguerra ad oggi. Tra l’altro Ciro domenica tornerà da grande ex a Torino per sfidare l’amico Belotti. Sotto porta lo ha umiliato in quest’annata, ma stavolta dovrà contenere il nervosismo e dimenticare quanto successo con Burdisso e l’arbitro Giacomelli all’andata. Perché l’attaccante napoletano è tra l’altro diffidato, per i cartellini a lui e Lucas Leiva Inzaghi è molto preoccupato. Ieri mattina è rimasto in silenzio durante il confronto con gli arbitri al palazzo del Coni, nonostante fosse recente nella sua mente la terribile direzione a Firenze di Damato.

LA ROSA
«Contro tutto e tutti», è il nuovo slogan a Formello. Per questo ormai non è più il tempo del dialogo, ma quello di mettersi al riparo sempre con un gol in più dell’avversario. Questa è la filosofia nata in una terra fertile, chiamata Inzaghilandia. Dove tutti, persino chi domani non ci sarà più, sudano e lottano con le unghie e con i denti per raggiungere la Champions League con questa maglia. Basti vedere il centrale de Vrij, al primo posto della prima difesa goleador di tutta Europa. La Lazio adesso vuole conquistare un posto in quella che conta. Ci credono tutti i tifosi, pronti di nuovo a volare in massa a Torino per farle da dodicesimo uomo di scorta. Per non far pensare a nessuno che in questo fotofinish a centrocampo potrebbe risultare deleteria la rosa corta.
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