Lazio, con Luis Alberto torna la fantasia al potere

foto ROSI
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 26 Aprile 2018, 07:30
Alla ricerca della consacrazione. Trascinare la Lazio in Champions League ed entrare ancora di più nella storia del club a colpi di assist e gol. Scontata la squalifica, Luis Alberto è pronto a riprendersi il suo posto e soprattutto la cavalcata verso l’Europa che conta, l’obiettivo principale della squadra e della società. E la voglia del calciatore spagnolo è pazzesca, tanto che ha sofferto e trepidato parecchio in tribuna nell’ultima gara con la Samp, dove era assente a causa dello stop inflitto dal giudice sportivo per l’ammonizione rimediata al Franchi. Tanti hanno ancora negli occhi la superlativa prestazione offerta a Firenze dal trequartista laziale, con la doppietta personale, la seconda stagionale dopo quella col Sassuolo, e l’assist per la rete di Caceres.
 
Una gara perfetta da parte di Luis, probabilmente, la migliore da quando è nella Capitale. Con la Fiorentina, oltre ai gol e alle magie, è stato importante dal punto di vista tattico. Dopo l’espulsione di Murgia, lo spagnolo non solo ha fatto la seconda punta, ma arretrava spesso per compattare la squadra e partecipare alla fase difensiva. Una gara totale, di carattere, che ha impressionato perfino Inzaghi. 
CACCIA AL RECORD
Non solo tacco e punta. In questa stagione il biancoceleste ha messo in evidenza le sue qualità come giocatore universale. Spesso agisce dietro Immobile ed è sicuramente in questa posizione che è esploso, facendo vedere a tutti di cosa è capace, con colpi di alta scuola e gol di pregevole fattura. Ma non è solo questo. Inzaghi l’ha preferito spesso a Felipe Anderson e Nani perché, oltre alla sua qualità, garantisce anche una certa copertura e intelligenza tattica. Non ha progressione o strappi, ma verticalizza come pochi in serie A. E il suo modo di giocare ha agevolato molto il bomber del campionato che deve tanto all’ex calciatore del Liverpool. Basti pensare che rispetto all’anno scorso ha giocato il triplo di partite, passando dalle dieci presenze della passata stagione alle quarantacinque di quella attuale. Un rendimento spaziale, tanto che è l’unico centrocampista in doppia cifra, 11 reti in campionato e 14 assist. In generale sono 12 gol e 19 assist. A livello europeo è secondo solo a De Bruyne del City che ha segnato meno ma fatto tre assist di più. Per il resto sta facendo meglio di gente come Pogba, Silva e Hazard, anche per questo club come il Barcellona e non solo gli hanno messo gli occhi addosso. A Luis, poi, manca una rete per raggiungere Candreva, due per superarlo e diventare il centrocampista più prolifico della storia della Lazio. E la concorrenza quest’anno è interna, visto che in ballo per quel record c’è pure Milinkovic-Savic, distanziato di una rete.
FANTASIA AL POTERE
Allo spagnolo sono tutte cose che fanno piacere, anche se al momento è più concentrato sul raggiungimento della Champions League. Una competizione che vorrebbe giocare in biancoceleste e il fresco rinnovo conferma questa intenzione. Ma nel calcio non si sa mai, dipende sempre dalle offerte, anche se il suo cartellino è schizzato alle stelle, visto che Lotito ora lo valuta oltre i 60 milioni se non qualcosa di più. A Torino tornerà titolare, con l’allenatore che, causa l’assenza di Parolo, sta seriamente pensando di riproporlo accanto a Milinkovic-Savic e Leiva, facendolo in questo modo duettare con Felipe Anderson. A Firenze entrambi hanno dimostrato che, dialogando palla a terra, la Lazio arriva con molta facilità davanti alla porta avversaria e con un cecchino come Immobile, sarebbe un’occasione pazzesca da poter sfruttare. Col Torino di Mazzarri potrebbe essere un azzardo, ma Inzaghi vuole una squadra d’assalto e di qualità. La Champions si conquista anche così.
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