FINALE
Chi non pensa più al prolungamento è Biglia: «Viene prima la squadra del mio rinnovo. E’ importante ritrovare la vittoria in campionato, ne abbiamo molto bisogno». Guai insomma a farsi distrarre ora da firme o dal mercato, qui c’è ancora un’Europa League da difendere a perdifiato: «Dopo aver giocato gare importanti così ravvicinate, era normale avere un calo. Per fortuna le squadre dietro non hanno vinto, per questo noi dobbiamo tornare a vincere col Palermo». Inutile recriminare sul sogno Champions svanito col Napoli: «Con le qualità che abbiamo, si può arrivare ai traguardi che stiamo raggiungendo adesso. Per puntare ancora più in alto, serve qualcosa in più». E per battere questa Juve allora? «Dobbiamo prima aspettare di sapere quando si giocherà e pensare al campionato. Quella è una partita che vogliamo vincere, anche se affrontiamo una squadra così forte e in forma». Il 17 maggio o il 2 giugno (oggi parte comunque la vendita dei tagliandi). Parolo è scaramantico: «La finale di Coppa Italia anticipata due anni fa non ha portato bene, speriamo di cambiare il risultato. Quella sarà una settimana importante, anche con lo scontro diretto per il quarto posto con l’Inter. Magari riusciremo lì a festeggiare la qualificazione diretta in Europa League. E poi affronteremo la Juve, cercando di dare tutto noi stessi. Anche due anni fa i bianconeri erano forti e in finale di Champions, eppure ce l’eravamo giocata fino agli ultimi minuti». Il mago Allegri stavolta troverà un nemico diabolico quanto lui - tatticamente parlando - sull’altra panchina: «Inzaghi ha portato quell’entusiasmo - chiosa il centrocampista - e la voglia di ripartire che ci è servita per ottenere questi risultati». Premiati con il “Football Leader-Allenatore dell’anno”, grazie ai voti espressi a Coverciano dagli allenatori iscritti all’Aiac e da una commissione composta da prestigiose firme del giornalismo sportivo italiano. Il 6 giugno a Napoli Simoncino riceverà la targa, ma intanto pensa solo al ritorno a Palermo. Lì dove iniziò l’avventura l’anno scorso nella Lazio big. Avanti col 4-3-3 e stavolta massima concentrazione.
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