Lazio, il principe Luis Alberto. Elegante in campo, a Liverpool si annoiava

Lazio, il principe Luis Alberto. Elegante in campo, a Liverpool si annoiava
di Daniele Magliocchetti
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Mercoledì 31 Agosto 2016, 09:14
IL PERSONAGGIO
ROMA Un altro Principe a Formello. Il primo, e più riconosciuto, è il Principito Lucas Biglia, nonché capitano della Lazio. L'altro è proprio l'ultimo arrivato, Luis Alberto, uno spagnolo di Cadice che si porta dietro il soprannome di Principe elegante dal 2011, quando debuttò in prima squadra nel Siviglia. Ed ora, dopo un esborso di sette milioni di euro, approda alla Lazio con il difficile compito di prendere il posto di Candreva. I tifosi andalusi rimasero affascinati dalle movenze e dal tocco felpato dell'allora giovanissimo Luis Alberto Romero Alconchel. Il suo nome per intero e, al momento, l'unico aspetto che dà un qualcosa di regale.
SALITA E DISCESA
È del 92, una classe importante a livello europeo, anche perché di talenti ce ne sono davvero tanti, ma fino ad ora le promesse da parte di questo giocatore sono state un po' disattese, soprattutto per quello che è stato l'inizio della sua carriera. Parte talmente bene con il Siviglia che l'anno successivo se ne interessa perfino il Barcellona che lo prende in prestito, ma dopo poco tempo finisce nella squadra B, con il sogno di poter giocare un giorno con Messi e compagni. La sua parte, nonostante tutto, la fa anche bene perché gioca tanto, segna 11 gol e sforna 18 assist. Non tanti da impressionare i dirigenti blaugrana, ma abbastanza per farsi notare da Brendan Rogers, all'epoca manager del Liverpool, che per strapparlo al Barça lo paga 8 milioni di euro al Siviglia. Una cifra importante per un giovanotto di vent'anni che in quella stagione, il 2012, non giocò nemmeno un minuto in Liga. «Non posso credere di valere così tanto, già adesso alla mia età», disse emozionato ma con tono serio il buon Luis Alberto. Che, anche se ventenne e all'apice della carriera, invece di essere il classico giocatore che pensa a macchine e veline, ha già la testa sulle spalle, programma il matrimonio con Patricia, che con la figlia Martina sono le donne della sua vita, non è mai banale e, appena può, si rinfresca la memoria leggendo il diario di Anna Frank, il suo libro preferito. Quasi una filosofia di vita. A Liverpool però, nonostante abbia legato con gente come Suarez e Gerrard, e abbia la fiducia del tecnico, non va bene. «Mi annoio, non c'è molto da fare, il tempo è brutto e non riesco proprio ad ambientarmi», dice senza peli sulla lingua. Ed ecco così l'ennesimo trasferimento in prestito, stavolta al Malaga in patria, dove colleziona quindici presenze e due gol, poi il ritorno nella città dei Beatles l'estate scorsa, e ancora di nuovo in prestito, sempre in Spagna ma al Deportivo la Coruna, dove le cose vanno decisamente meglio, con 31 gare, 6 reti e 8 assist. E qui che viene notato dal diesse Tare che lo segue per quasi un anno e, dopo non essere riuscito a prendere Dirar, ha deciso di andare diretto sullo spagnolo.
SACRIFICIO E CLASSE
La Lazio ha deciso di prenderlo perché lo considera ideale per prendere il posto di Candreva e non solo. Luis Alberto è intelligente tatticamente e può ricoprire tre ruoli, trequartista, ala sinistra e seconda punta. Un calciatore offensivo e di qualità, ma che fa bene anche la fase difensiva. È elegante sì, ma in campo e nei contrasti è uno che si fa sentire e non tira mai indietro la gamba. Ha sofferto ad imporsi, soprattutto a Liverpool, ma nell'ultimo anno è cresciuto molto: dotato di tecnica sopraffina e un ottimo controllo di palla. «Mi piace gestire il pallone, avere la visione del gioco e regalare assist ai miei compagni», la presentazione che lo spagnolo fa di se stesso. Un po' come Nadal, uno dei suoi idoli insieme a Zidane ed Iniesta. È un destro, ma calcia bene pure con il sinistro e chi lo conosce bene assicura che è bravo nei calci piazzati, tanto da poter rappresentare un'autentica sorpresa. Ed è quello che si augura il direttore sportivo Igli Tare che su di lui è pronto a scommettere ad occhi chiusi. Doveva arrivare due giorni fa, ma è atterrato ieri sera e stamattina effettuerà le visite mediche e firmerà un contratto di cinque anni a 1,2 milioni di euro. I tifosi della Lazio non hanno preso bene il suo acquisto, sono scettici, anche perché nella mente di tutti c'è Candreva. Ma è altrettanto vero che anche su Antonio quando arrivò in biancoceleste i dubbi erano gli stessi. E chissà se anche Luis Alberto Romero Alconchel riesca a fare lo stesso percorso.