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Allora come oggi si giocherà all’Olimpico, Inzaghi invoca ora più che mai l’aiuto del pubblico: «I nostri tifosi non ci faranno mancare il calore. Mi auguro di vedere uno stadio caldo come contro il Salisburgo perché in 50 partite abbiamo dato il cuore per la maglia». E in effetti questa dedizione ai colori biancocelesti ha coinvolto tutti e riportato sugli spalti diversi disamorati. A inizio stagione c’erano davvero quattro gatti, adesso in quasi 40mila faranno balli e salti. Eppure la società non è del tutto contenta di questi numeri, sperava di riportarne a casa addirittura 50mila, di spettatori. Non basta dunque l’entusiasmo, bisogna fare i conti con il calo generale di questo campionato.
FORMAZIONE
Non ha nulla da rimproverarsi, la Lazio. In campo dà spettacolo ed è ancora in volo. Peccato che all’Olimpico questo pomeriggio mancheranno le magie dello squalificato Luis Alberto. Sarà Felipe sulla trequarti a provare a far vincere a Immobile la classifica capocannonieri. A centrocampo rientrerà Parolo (fermatosi nel riscaldamento del Franchi) con Leiva e Milinkovic, tornato in forma. Adesso Inzaghi lo aspetta sotto porta: «Gli manca solo la rete per essere quello di prima». Due per raggiungere, assieme a Immobile, il secondo posto delle coppie-gol della storia biancoceleste che vede sempre Ciro protagonista ma in tandem con Luis Alberto. All’andata fu Sergej a decidere la sfida con due colpi di genio nel quarto d’ora finale, ci si augura di rivederlo ancora così micidiale. A sinistra tornerà Lulic, a destra Marusic. In difesa l’unico ballottaggio con Caceres pronto a far rifiatare Luiz Felipe al fianco di de Vrij e il rientrante Radu. Strakosha rimane affaticato, ma per chiudere la porta anche l’unico indiziato. Negli ultimi mesi è pure finito sul patibolo ma, con tutte le occasioni che concedono la Lazio e gli arbitri, è sempre l’ultimo da solo.
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