«NIENTE CALCOLI»
Fondamentale per poter competere nella corsa. Il calendario dei biancocelesti è di sicuro il più complicato: Fiorentina, Sampdoria, Torino, Atalanta, Crotone e Inter. Servirà recuperare tutte le energie mentali e fisiche. Non a caso Inzaghi ha fatto riposare la testa dei suoi lunedì e abbia ripreso a martellarli ieri. La splendida reazione avuta nel derby, dopo il tonfo in Europa, certifica che la Lazio è una squadra viva. E probabilmente quella che si è meritata più delle altre un posto al sole. E mai come in questo momento è vietato fare calcoli come rimarca il tecnico laziale: «Le tabelle non le ho mai fatte. Non bisogna pensare alle 6 partite, ma a quella che viene, è la cosa più importante. Dobbiamo fare una grande gara a Firenze, è presto per fare i conti e le tabelle. La Fiorentina ha preso un gol nelle ultime 7, veniva da 5 vittorie consecutive, poteva vincere anche con la Spal».
VOGLIA DI RISCATTO
E poi c’è quella voglia di prendersi una grande rivincita dopo il fattaccio dell’andata, quel rigore concesso a tempo scaduto per un presunto fallo di Caicedo su Pezzella. Fu l’inizio di un periodo fatto di errori e sviste che hanno stoppato la cavalcata biancoceleste. La vittoria ai quarti di coppa Italia, firmata Lulic, non ha affatto lenito la rabbia di tifosi e giocatori. Inzaghi ha puntato tutto su questo aspetto cercando di non mandare però in cortocircuito le menti dei suoi. Un lavoro non certo semplice. Quello di oggi è il quinto confronto da Inzaghi e Pioli. Due vittorie, un pari e una sconfitta per Simone. Cerca la sua prima rete ai viola Immobile che vuole esserci a tutti i costi. La classifica marcatori e la Scarpa d’oro sono due ottimi motivi per non sentire più i dolori. La Fiorentina punta su due nomi che hanno echi laziali: Chiesa e Simeone.
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