Lazio, una rosa senza spine per la Champions

Lazio, una rosa senza spine per la Champions
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 07:30
Una rosa completa e con pochissime spine. Basta scorrere l’elenco dei giocatori e sentire che aria tira tra le altre squadre per capire che la Lazio non ha bisogno di mettere il cartello lavori in corso. Anzi. L’arrivo di Caceres ha dato ulteriore smalto. L’uruguaiano è il cambio che serviva per la difesa biancoceleste. I dubbi di settembre sono stati fugati dalle ultime prestazioni al Verona. Può giocare sia a destra sia a sinistra ed è in grado di interpretare bene il ruolo sia in una linea a tre sia in una linea a quattro. Corsa, grinta ed esperienza. Un mix fondamentale per affrontare al meglio la seconda parte della stagione dove la Lazio si giocherà tanto. Ed è proprio facendo il confronto con le avversarie per un posto in Champions che la rosa laziale è quella che spicca più di tutte per completezza. 
IL TASSELLO IN PIÙ
Inzaghi gioca con la difesa a tre e guardando i nomi in organico ora ha due giocatori per ruolo. Caceres è la ciliegina che mancava. De Vrij è il gioiello. Difficile possa firmare il rinnovo di contratto. Una cosa è certa: finirà la stagione in biancoceleste. Una perdita dolorosa per il futuro ma ora è tempo di guardare solo al presente. Bastos e Wallace hanno avuto qualche infortunio e qualche flessione ma il rendimento complessivo è comunque più che sufficiente. Radu, quello su cui pendevano più interrogativi, sta disputando una stagione straordinaria. Forse era l’unico a non avere un ricambio. Caceres ha coperto quel buco. Luiz Felipe è giovane ma ha mostrato grossi margini di miglioramento. Il centrocampo è il reparto più forte in assoluto. Può contare diamanti purissimi come Milinkovic e Luis Alberto. Leiva è l’ingranaggio che fa muovere difesa e mediana come un unico corpo. Vinto a mani basse il paragone con Biglia. Probabilmente in organico non c’è uno con le sue stesse caratteristiche. Murgia è più una mezzala e Di Gennaro, al netto dei tanti infortuni, è un regista classico. Parolo è un tuttofare. Lulic un jolly che può fare tre ruoli indifferentemente. Gli esterni della mediana a 5 sono Marusic e Basta a destra a cui si può sommare anche Patric. A sinistra ci sono Senad e Lukaku. Il nuovo anno ha portato in dono anche Felipe Anderson e Nani. Dovranno impegnarsi molto per togliere il posto a Luis Alberto, difficile possano coesistere, ma il gran numero di partite che dovrà fare la Lazio gioca a loro favore. E in attacco e in porta? Chiaro, qualche piccola spina c’è e alla distanza potrebbe risultare fastidiosa. Ma nessun allarmismo. 
DISCORSI FUTURI
In avanti manca una valida alternativa ad Immobile. Difficile trovarne uno con il suo rendimento. Caicedo ha potenza, è una prima punta con caratteristiche diverse da Ciro e l’alchimia con Luis Alberto non può essere certo la stessa. Palombi è un giovane interessante ma deve maturare e così Lotito lo ha mandato in prestito alla Salernitana. Discorso simile per la porta: dietro Strakosha il nulla o quasi. Vargic non convince affatto e Guerrieri, tra i 96 più talentuosi, non riesce a trovare mai spazio. Due discorsi che dovranno essere ripresi obbligatoriamente a giugno.
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