COME MANCIO
Baronio uno dei primi a indossarla quando arrivò Lotito a Formello, poi venne il turno di Zarate che quando la scelse tutto andò a rotoli, Stesso discorso per il brasiliano Ederson che partì bene con la numero sette per poi naufragare l’anno successivo con indosso la “Diez” di Maurito, andato in Inghilterra. Due anni così, ma niente risalita anzi tanta sfortuna per via di numerosi acciacchi fisici. Era il 2014 e a Formello c’era pure Felipe Anderson che con Pioli e col sette sulle spalle fece faville, tanto che aiutò parecchio la Lazio ad arrivare terza e conquistare i preliminari di Champions. In quella estate, Ederson torna in Brasile e Pipe sceglie di passare dalla sette alla dieci. Anche lui. Stessa storia. Sarà un caso ma l’ex Santos appena l’ha indossata non è riuscito a ripetere la favolosa stagione con Pioli. La storia recente di questa maglietta, insomma, è piena di situazioni quanto meno bizzarre. E Luis Alberto le conosce bene, tanto che i più navigati nello spogliatoio gli hanno più volte chiesto se fosse sicuro della scelta, ma lo spagnolo è apparso più convinto che mai. «E’ solo un numero, l’importante è fare gol e assist per i compagni questo conta. Il numero 10 lo vede il tifoso», le parole del biancoceleste. Di sicuro, rispetto a tutti quelli che l’hanno avuta in precedenza, lui più di tutti, per caratteristiche tattiche, modo di giocare e qualità, probabilmente la merita di più ed è quello che più degli altri si avvicina a Mancini.
L’ULTIMA COL BORUSSIA
C’è da dire che fino a questo momento Luis Alberto nelle amichevoli è stato uno dei migliori, soprattutto la settimana scorsa contro l’Arsenal, dove ha fatto vedere di cosa è capace col “dieci” sulle spalle. Ed è un inizio promettente. Questo pomeriggio (diretta tv ore 17 su Lazio Style) la Lazio affronterà il Borussia Dortmund per l’ultimo test prima della gara di campionato di sabato prossimo con il Napoli. Sarà una partita importante per Inzaghi per testare forza e preparazione, particolare per Ciro Immobile che rivedrà i suoi ex compagni di tre anni fa. Un’avventura quella tedesca che per il napoletano non è andata benissimo, anche se poi alla Lazio si è riscattato alla grande. Oggi è anche una giornata importante per l’argomento principale dell’ambiente laziale e non, ovvero Sergej Milinkovic Savic. Lotito a Inzaghi ha promesso che se il serbo rientrerà nella Capitale dalla Germania e non ci saranno proposte serie entro la giornata odierna, il numero 21 resterà alla Lazio. E’ una promessa, qui le maledizioni non c’entrano nulla.
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