Lazio, Leiva: il brasiliano che risolve i problemi

Lazio, Leiva: il brasiliano che risolve i problemi
di Alberto Abbate
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Lunedì 19 Marzo 2018, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 19:19

Leiva di nuovo le castagne dal fuoco. Prima a Cagliari (propiziato l'autgol), poi a Kiev e ora all'Olimpico contro il Bologna Ma stavolta non basta.: «Ho battuto il mio record di reti e sono felice per il mio primo centro in A spiega l'ex Liverpool - ma sono anche frustrato per non aver vinto. Abbiamo subito un gol troppo presto e nel secondo tempo il Bologna si è difeso benissimo. Adesso diventa difficile andare in Champions, ma abbiamo ancora 9 partite davanti e dovremo provare a vincerle tutte. Credo che la sosta arrivi nel momento migliore. Dobbiamo riposare e tornare a giocare come contro la Dinamo». Ormai parla sempre più da leader, non perde mai una palla e adesso la mette addirittura dentro la porta avversaria. In quattro giorni Lucas si riscopre persino bomber con questa maglia. C'ha preso gusto a inserirsi in area. In Europa entra e segna di testa, in Italia esagera: stoppa, dribbla e piazza. Il gigante Leiva alla Lazio è rinato brasiliano, in 10 anni di Premier lo spacciavano solo per un mastino tutto cuore e fiato. Invece è blasfemo ridurlo a quello perché Leiva sta mostrando molto altro da quando è sbarcato a Formello. Per carità, rimane il primo muro insuperabile davanti alla retroguardia, ma non ha nulla da invidiare per esempio in regia ai piedi di Biglia.
IMMENSO
Anche questo Lucas imposta e non sbaglia un passaggio, verticalizza più dell'argentino e in una settimana sfila a Immobile lo scettro di cecchino. Primo centro in Serie A per Leiva, uno che è non è certo venuto in questo campionato a svernare a fine carriera. Anzi, con quest'ennesima prestazione, il mediano manda un messaggio al suo Brasile per il prossimo mondiale. Lui sogna a ragione un'altra convocazione: «Io spero ancora di andare in Russia e di avere chance per una chiamata del ct». A invocarla sono i numeri di chi sinora non ha mai fallito una partita in questa stagione: quasi 1 passaggio chiave a gara e il 90% di precisione, 2,8 contrasti vinti e 1,8 intercettazioni. Mica male per uno costato appena sei milioni. Complimenti al diesse Tare e alla Lazio, questo sì che è un campione. Non è un caso che anche in Europa risalti nel tabellino il suo nome nell'ultima qualificazione. Leiva ha portato a Roma esperienza e carisma, col sorriso ringhia e scuote i compagni: «Dobbiamo giocare con più pazienza e non avere fretta di vincere, in questo dobbiamo maturare». Insegna e impara, Leiva. Che adesso non vanta solo quattro assist nel curriculum, ma segna pure ad libitum.

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