Milinkovic, i due gusti delle lacrime. Lulic: «Questa è la vera Lazio»

Milinkovic, i due gusti delle lacrime. Lulic: «Questa è la vera Lazio»
di Alberto Abbate
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Mercoledì 24 Aprile 2019, 22:53 - Ultimo aggiornamento: 23:27
Dalle lacrime di felicità a quelle di disperazione. A Milinkovic non ne va bene proprio una in questa stagione. Contro il Cagliari aveva pianto perché aveva vissuto il primo gol come una liberazione dopo i terribili primi mesi con tanto di contestazione. A San Siro voleva spaccare il mondo, invece è stato costretto dopo nemmeno un quarto d'ora a uscire dal campo. Gli è andato dietro il piede su una finta di Suso, Sergej ha provato a resistere, ma alla fine si è portato la mano sul volto. E' uscito e crollato in un pianto a dirotto. E' emotivo, questo lo si era capito. Non è un serbo di fuoco, come si pensava l'anno scorso. E pensare che era stato proprio di Milinkovic il primo tiro in porta della partita, era entrato in campo sfoderando la massima grinta. Nulla, che sfortuna.

FESTA
E' rimasto in panchina sino alla fine con una vistosa fasciatura, ma poi è volato sino alla bandierina senza sentire nessun dolore al gol di Correa. E' come se l'avesse messa lui dentro la porta, Milinkovic ha sfoggiato il sorriso a fine gara, ha festeggiato coi compagni sotto la propria Curva. Ci si augura possa guarire presto la sua caviglia, tanto salterà per squalifica in campionato la prossima partita. Ci sarà senz'altro invece in finale di Coppa, quella che per la Lazio potrebbe essere ancora l'ultima spiaggia.

SCOSSA
Intanto, contro il Milan, tutta la squadra si gode questa rivincita, può dare una scossa.
Come spiega capitan Lulic nel post-partita:
«Quest'anno abbiamo meritato di arrivare in finale, abbiamo lottato insieme e siamo riusciti a fare gol. Siamo stati compatti e abbiamo fatto una grande partita. Adesso torniamo a concentrarci sul campionato e poi penseremo alla finale. E' stata una squadra diversa rispetto a quella vista col Chievo, questa è la vera Lazio. Oggi c'erano altre motivazioni e siamo riusciti a fare ciò che dovevamo. Complimenti ai ragazzi, che hanno fatto un grande lavoro. Quando si vince tutti meritano i complimenti e quando si perde tutti meritano i fischi. Da noi ragazzi allo staff, siamo stati tutti bravi e ci meritiamo una gioia». Bakayoko e Kessie adesso mostrino la maglia di Correa. 
 
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