​Lazio, Marusic: «Con la Juve dobbiamo crederci». Caicedo: «Qui per riscattare l’ultima stagione»

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di Valerio Cassetta
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Venerdì 11 Agosto 2017, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 15:35

Corre verso la Supercoppa, Adam Marusic. Il nuovo acquisto della Lazio, prelevato dall’Oostende, domenica sera potrebbe esordire dall’inizio all’Olimpico contro la Juventus in finale. Presentato in mattinata nel centro sportivo di Formello, l’esterno classe ’92 è stato introdotto in conferenza stampa dal direttore sportivo Igli Tare: «Proseguiamo con la presentazione dei nuovi acquisti. E’ la volta di Marusic, giocatore che ha le caratteristiche importanti per il nostro gioco e può ricoprire più di tre o quattro ruoli - ha dichiarato il ds -, ma soprattutto può fare l’esterno i fascia. Dopo una ricerca lunga, l’anno scorso mi è stato possibile seguirlo bene e dopo tre settimane qui ha confermato tutto quello che avevo visto. Mi auguro che faccia una carriera importante come altri suoi connazionali». Terminato il discorso del ds, il montenegrino ha risposto alle domande dei cronisti: 

Aspettative. «Sono molte felice qui e tutti sono molti carini con me. Anche i giocatori mi hanno dato il benvenuto e li ringrazio. Spero di fare cose buone quest’anno».

Supercoppa. «Sarà una gara difficile, ma darò il massimo se giocherò. Dobbiamo crederci, possiamo farcela».

Kolarov. «Lui ha fatto una grande carriera, giocando qui e anche molto bene».

Milinkovic. «Lui mi ha aiutato molto, quando sono arrivato. Abbiamo parlato molto, soprattuto della squadra. Mi dà molti consigli».

Tattica. «Ho seguito tante competizioni italiane prima di venire. So che qui c’è molta tattica difensiva. Non sono spaventato da questo aspetto».

Caratteristiche. «Gioco in quattro posizioni, soprattutto a destra come esterno. Sono veloce e forte, mi piace correre molto, e mi piace vincere. Modelli? Ne ho, ma non sono nella mia posizione».

Campionato italiano. «Penso che sia uno degli migliori in Europa con molta tattica e molti giocatori con grande tecnica».

Jovetic e Vucinic. «Non ho avuto tempo per parlare con loro. Quando andrò in nazionale ci parlerò».

Lukaku. «Ho giovato contro di lui, ma non abbiamo mai giocato insieme all’Oostende».

 

 



Conclusa la presentazione di Marusic, è stato il turno di Felipe Caicedo. Arrivato dall’Espanyol, l’attaccante classe ’88, è considerato il sostituto di Ciro Immobile. Prima di concedersi ai quesiti dei giornalisti, il ds Igli Tare ha sottolineato: «E’ un giocatore di grande esperienza internazionale che ha caratteristiche che possono completare la nostra squadra. Ha giocato in diversi Paesi e spero che gli sia utile per ambientarsi nel calcio italiano. Nei giorni passati insieme ho avuto modo di vedere da vicino sua personalità e sarà un punto di ferimento per la nostra squadra - ha ammesso il dirigente -. Ci sono tante aspettative su di lui, ma sono convinto che farà molto bene perché ha un Mondiale da giocare e perché ha rinunciato a tanti soldi del suo contratto precedente per venire qui. Ha capito che venire alla Lazio è una sfida improntate e un’opportunità grande per la sua carriera. Gli auguro il meglio». Successivamente, l’ecuadoriano ha preso la parola:

Motivazioni. «E’ chiaro che sono in un grande club ed è un passo avanti nella mia carriera. Faccio parte di questo progetto perché mi è piaciuto appena ne ho parlato con Igli (Tare, ndr). Sono molto contento e mi sono integrato, voglio essere pronto al più presto».

Prime difficoltà. «Ero già pronto al cambio, ma ci sono delle cose che possono succedere. Mi alleno da poche settimane, ma sto facendo di tutto per essere pronto al più presto».

Supercoppa. «Ho tanta voglia di giocare e mentalmente sono preparato. Fisicamente meno, perché sono arrivato tardi. Voglio giocare una gara cosi importante».

Caratteristiche. «Gioco come prima punta, sono un attaccante da area. Mi piace molto ricevere la palla, ma mi posso adattare al 4-3-3 o 4-4-2, così come convivere con altri attaccanti».

Europa League. «La Lazio ha grandi potenzialità. L’Europa League è un torneo competitivo con grandi squadre. Per non è una grande opportunità e abbiamo grandi giocatori».

Accoglienza. «I compagni mi hanno accolto molto bene, c’è un grande gruppo con un grande cuore. Mi hanno aiutato in tutto ciò di cui avevo bisogno per adattarmi. Inzaghi? Mi ha sorpreso la sua personalità, mi dà sicurezza e aiuta molto i giocatori».

Voglia di rivalsa. «Ho tantissima fame ora perché non ho mangiato (ride, ndr). Ho grande voglia di fare bene qui. Per me è una grande opportunità. L’ultima stagione non è andata bene, ma spero di giocare, segnare, vincere e riscattarmi».

Attaccanti. «Immobile lo conosco da quando era al Siviglia. Higuain e Dybala? Il primo l’ho affrontato in nazionale, lui era nell’Argentina. Sono due attaccanti forti, ma anche noi ne abbiamo: Keita e Ciro possono fare la differenza per la vittoria».

Eriksson. «Al Manchester City mi ha dato l’opportunità di esordire e mi ha aiutato molto. E’ stato lui che mi ha voluto. E’ una persona a cui tengo molto: un uomo buono e un grande allenatore. Provo per lui un grande affetto».

Passaporto comunitario. «Ho già fatto le pratiche per ottenerlo e a dicembre dovrei averlo».

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