Inzaghi contro Ancelotti, un esame per due

Inzaghi contro Ancelotti, un esame per due
di Emiliano Bernardini
3 Minuti di Lettura
Sabato 18 Agosto 2018, 07:30
Il ritorno a scuola crea sempre un po’ di ansia. Positiva sia chiaro. Aspettative e qualche paura. Si comincia subito con il botto. Lazio contro Napoli. Inzaghi cerca conferme, debutto bis in Serie A per Ancelotti, prima volta di una gara di campionato in streaming su internet (Dazn) e dei palchetti lancia cori per i tifosi. I biancocelesti dopo la Champions sfumata all’ultimo tuffo, vogliono attestarsi sugli stessi livelli degli anni passati. Certo la concorrenza è più agguerrita. Inzaghi ha qualche stagione sulle spalle e da lui ci si aspetta ancora di più. Tra i tifosi c’è un’altalena di sensazioni. Negativi per natura la maggior parte. Dal mercato sono arrivati elementi importanti per rinforzare quella panchina che è stata un po’ il tallone d’Achille degli anni scorsi. Ora la Lazio ha una rosa di 15 titolari e non più di 12 o 13. In più è stato trattenuto Sergej Milinkovic. Un pezzo pregiatissimo dell’undici laziale. Con il serbo la squadra di Simone si assesta sui gradini alti della classifica. «Nelle griglie di partenze scattiamo sempre indietro, due anni fa eravamo l’outsider del campionato ed abbiamo lavorato molto per crescere e, di conseguenza, le aspettative su di noi si sono alzate», ribadisce in modo quasi scaramantico il tecnico che poi afferma: «Dovrò esser bravo nello spronare i miei uomini e nel sollecitarne le motivazioni». Davanti la Juventus è volata su un altro pianeta, l’Inter è migliorata parecchio, poi ci sono l’incognita Milan e il Napoli. Già, dalle parti di Castel Volturno i tifosi storcono il naso per il mercato del presidente De Laurentiis. Avrebbero voluto un grande nome in attacco che però non è arrivato. Il patron ha puntato tutto su re Carletto Ancelotti: garanzia di successo. Torna in Serie A a 9 anni dall’ultima volta. Sarà il campo a dirlo. Per ora il responso non è stato confortante. Otto gol subiti tra Liverpool e Wolfsburg. La sensazione all’ombra del Vesuvio è che il Napoli abbia perso il treno per restare avversaria della Juve. E che ora si l’Inter ad aver preso il posto della rivale dei bianconeri. 
DOLCI RICORDI
Oggi sarà un Napoli diverso, più attendista rispetto a quello visto nel precampionato. Inzaghi non si fida dell’esperto Ancelotti (agli esordi con un nuovo club in campionato non ha mai perso) e per questo ha curato tutto nei minimi dettagli, compresa la rifinitura voluta all’Olimpico. Gli azzurri sono la bestia nera dei biancocelesti che non vincono dal 2012, era il giorno del tributo a Giorgio Chinaglia. Già, ma che dolce quel ricordo dello scudetto 2000 con Simone in campo e Ancelotti sulla panchina della juve. «Ho un gruppo maturo che mi segue, ho tanta voglia di allenarlo ed ho ancora la stessa passione del primo giorno in biancoceleste: proveremo a portare tanta gente allo stadio come nello scorso anno» ha ribadito il tecnico che oggi troverà più di 35 mila persone a spingere i suoi in questo avvio in salita. Tra le novità anche lo sponsor sulla maglia: Marathon Bet. Contratto stipulato fino al 31 dicembre 2018. Poi si capirà come muoversi in base alle normative del decreto dignità. 
LO SPONSOR
Ancelotti, dal canto suo, sa che ha un compito difficilissimo: partire con il piede giusto per evitare che le polemiche diventino roventi già alla prima giornata. «Vincere aiuta a vincere, faccio parte di quella categoria di persone che preferisce ricordare i successi e non le delusioni. Una vittoria dà la possibilità di regalare gioie a tante persone, questa tifoseria attende da tanto tempo di vincere qualcosa e noi siamo qui per questo. Oltre la nostra soddisfazione, vogliamo darne a tutti i nostri tifosi» ha rimarcato il tecnico del Napoli che non si sente affatto inferiore alle altre.
LE SCELTE
Praticamente nessun dubbio per Inzaghi che ha spostato Caceres sulla linea dei 5 bocciando di fatto Durmisi come sostituto di Lulic. Badelj prenderà il posto dello squalificato Leiva. Al suo fianco il sergente Milinkovic. In avanti Luis Alberto e il capocannoniere Immobile. Il Napoli riparte con il 4-3-3. Unico dubbio in mediana Zielinski (favorito) o Fabian Ruiz. Davanti Callejon, Insigne e Milik. Panchina per Mertens.
© RIPRODUZIONE RISERVATA