Lazio, Inzaghi va all'attacco al di là di Milinkovic

Lazio, Inzaghi va all'attacco al di là di Milinkovic
di Alberto Abbate e Daniele Magliocchetti
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Venerdì 22 Giugno 2018, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 15:24
E se l’erede di Milinkovic fosse un trequartista o un attaccante? La domanda presto potrebbe essere retorica ovvero con una risposta scontata. Grazie a una Lazio sempre più a trazione anteriore. Inzaghi – in caso di addio del serbo – sarebbe pronto a passare al 3-4-2-1 o al 3-4-1-2. La difesa a tre non si toccherà, anzi verrà perfezionata coi nuovi interpreti ad Auronzo. Il tecnico spera di avere Acerbi, Boyata potrebbe non essere solo un’alternativa come erede di de Vrij, ma arrivare (per circa 7 milioni) al posto di uno fra Wallace e Bastos. Ieri perfezionato, con tanto di visite mediche, l’acquisto di Durmisi sulla fascia sinistra: il danese potrebbe diventare il titolare trasformando Lulic in un jolly utile soprattutto come ricambio a centrocampo.
 
Perché non è un caso che la Lazio stia cercando un solo rinforzo in mediana come vice-Milinkovic o vice-Parolo. Inzaghi potrebbe inserire soltanto una pedina al fianco di Leiva: aveva indicato Barak, con l’Udinese si è parlato pure di Fofana, Freauler sarebbe il più duttile se solo l’Atalanta abbassasse il prezzo (15) di una manciata di milioni.

TREQUARTI
Il salto di qualità sarà però lì davanti. Ultima offerta del West Ham per Felipe, stavolta Lotito dovrà accontentarsi di 38 milioni, prendere o lasciare: si discute però ancora sulle percentuali di rivendita perché la Lazio dovrà riconoscere al Santos, oltre il 25%, anche il premio di formazione del brasiliano. Tare nel frattempo rimane però concentrato anche sul sostituto: il sogno non più nascosto si chiama Gelson Martins, con l’Arsenal tuttavia sempre più in pressing. Occasione pazzesca a parte, Inzaghi però vorrebbe un esterno più esperto che non faccia – al contrario dell’ultimo Felipe – la riserva a Luis Alberto. Respinta l’offerta da 40 milioni del Siviglia, la fantasia biancoceleste ruoterà di nuovo intorno all’indispensabile Luis Alberto, ma per il prossimo anno Inzaghi ha pure un nuovo piano. Ha chiesto Gomez perché Simone lo vede addirittura in campo al fianco dello spagnolo. Anche il brasiliano Guedes sarebbe perfetto, ma la Lazio vuole mantenere libero il posto da extracomunitario per Wesley. Tare lo vuole a tutti i costi come vice-Immobile e convince Lotito ad alzare l’offerta a 10 milioni: «Non lo lasceremo partire per meno di 15 milioni», assicurano fonti interne al Bruges. Un irrigidimento che sa tanto di strategia. Infatti il club belga ha già trovato il sostituto Vitinho – punta 18enne del Cruzeiro – per 2,3 milioni. Lotito era convinto di poter chiudere l’affare per 7 milioni, adesso si è spinto a 10, ma l’operazione si potrebbe chiudere grazie all’inserimento di una percentuale sulla futura rivendita, decisiva col Genk nell’affare Milinkovic (versati 9 milioni la scorsa estate per cancellare il 50%). Anche Wesley potrebbe giocare titolare al fianco d’Immobile in un 3-4-1-2.

UN SÌ CON RISERVA
Oltre alle trattative in entrata e uscita, ci sono pure quelle interne. E una in particolare che ha fatto discutere, come quella di Angelo Peruzzi. Qualche giorno fa l’ex portiere ha avuto un colloquio a Formello con il presidente Lotito e tutto si è sistemato, almeno per ora. Angelo, che per Inzaghi è fondamentale, aveva qualche dubbio, ma alla fine tutto si è ricomposto. Firmerà il rinnovo per un altro anno, ma conoscendo il personaggio se qualcosa durante la stagione non dovesse andare per il verso giusto sarebbe capace di ripensarci. E’ già accaduto in passato, non alla Lazio.
 
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