La Lega pensa ad una propria televisione: pressing di Cairo

La Lega pensa ad una propria televisione: pressing di Cairo
di Salvatore Riggio
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Lunedì 12 Giugno 2017, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 19:56
MILANO Il giorno dopo la mancata offerta di Mediaset per i diritti televisivi del triennio 2018-2021, il calcio fa le sue riflessioni e cerca di capire quale sarà il suo immediato futuro. C'è chi, Massimo Ferrero in primis, ha parlato di creare, ampliare e sviluppare il canale tv della Lega di Serie A del commissario Tavecchio. Sono in molti a pensare di andare avanti senza perdersi troppo nelle preoccupazioni per la mancata offerta. Al coro si è unito Urbano Cairo, il presidente del Torino, che ha rilasciato un'intervista all'Ansa. «È il momento della svolta: o individuiamo una nuovo sistema di vendita o ci facciamo un nostro canale», la sua riflessione. Ed è abbastanza chiaro come mai Cairo, il proprietario de La 7, stia facendo pressing su questa faccenda. Comunque, è la maggioranza dei presidenti della massima serie a pensarla come il collega granata. Nessuno ha comunque paura di quanto successo in via Rosellini. Prendendo ad esempio il calcio in Germania, Inghilterra e Spagna, non si può non considerare alto il valore del calcio italiano. Sicuramente superiore rispetto a quanto si potrebbe ricavare dalle offerte di Sky e Perform.
CALCIO FAI DA TE
Resta l'alternativa del canale della Lega appunto. Un punto di partenza per portare avanti il calcio italiano e non impantanarsi tra ostacoli e difficoltà. Nato qualche anno fa, questo mezzo è pronto quindi a crescere. Certo, resta il problema di come far riconoscere il proprio valore, magari studiando nuove proposte e altri tipi di pacchetti da vendere. Questo perché in Italia si è sempre agito per piattaforme, (ossia dare quindi la stessa partita a più operatori), ma c'è da capire se si riuscirà a fare qualcosa di diverso, cambiando strada. Sono tutte cose che i presidenti di serie A devono prendere in considerazione, compresa appunto la creazione di fare una piattaforma gestita internamente dalla Lega. Ma come può svilupparsi una realtà del genere? La Lega serie A deve avere un dipartimento interno avanzato, che possa occuparsi della produzione delle partite. L'esempio è in Spagna con la Lega diretta da Javier Tebas. Il canale della Lega sarebbe anche una possibilità per incrementare i guadagni. Magari sviluppando i diritti all'estero con presenze ovunque nel mondo per arrivare a guadagnare addirittura 630 milioni di euro. Cifra superiore rispetto ai 180 milioni di oggi. Ed è per questo che i presidenti di serie A potrebbero benedire la mancata offerta di Mediaset. Significherebbe guardare oltre e fare una tv della Lega per cercare di avere dei vantaggi importantissimi. In Italia è arrivato il momento di fare squadra tra le 20 realtà calcistiche della serie A. La partita è ancora aperta. L'estate sarà rovente. Da settembre si riparlerà del bando dei diritti televisivi. E perché no, anche del progetto del canale della Lega. Chissà se si riuscirà a trovare un accordo. Se lo augurano i tifosi, che non hanno voglia di pensare a tutte questi intrighi. L'importante è rivedere il calcio vero.