Serie A, De Laurentiis: «Da diritti tv esteri cifre ridicole. Bisognava vendere dopo statuto»

Serie A, De Laurentiis: «Da diritti tv esteri cifre ridicole. Bisognava vendere dopo statuto»
di Redazione Sport
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Martedì 10 Ottobre 2017, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 18:58
«Abbiamo ottenuto offerte a dir poco mortificanti, per un grande errore fatto da Tavecchio, Nicoletti e Infront, che è al suo ultimo mandato ma ci crea dei danni»: così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sulla vendita dei diritti tv internazionali della Lega Serie A. «Essere intorno ai 350, 355 o 360 milioni è molto ridicolo - ha detto -. Sapevo che avremmo aperto buste sufficienti per la fame di soldi di alcuni club ma che avrebbero impedito ai 5 più importanti di diventare competitivi nei prossimi quattro anni».

«Infront cura anche gli interessi della Figc, che quindi non andrà mai contro Infront. Dirà sempre 'bravi, bene, fantastico!'. E tutti vissero felici e contenti»: così il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha contestato l'advisor della Lega Serie A, dicendosi «non inc... ma deluso» sui diritti tv esteri. «De Siervo a capo di Infront l'ha messo Renzi, e con tutto il rispetto che ho per Renzi non credo che Luca Lotti sarebbe mai andato contro Infront.
C'è tutto questo ingranaggio che fa faticare il calcio italiano».


«Dobbiamo cambiare lo statuto, assumere un ad che si dedichi a migliorare la vendita dei diritti e massimizzare gli introiti e vendiamo prima? Cos'è questa fretta?»: Aurelio De Laurentiis contesta i tempi del bando per i diritti tv internazionali della Lega Serie A. «Già a Infront avevamo detto di non fare il bando per l'Italia perché non era il momento: ha disconosciuto il suggerimento e abbiamo fallito, ci ha creato un danno», ha attaccato il presidente del Napoli, sottolineando che «questi 350-360 milioni ci portano al baratro: il gap con i campionati stranieri aumenterà a dismisura. Visto quanto è aumentato il costo dei giocatori, non potremo acquistare più nulla. Mi meraviglio che Inter e Milan, comprate dai cinesi, cadano nel baratro di questo misunderstanding».
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