Lippi: «Ventura lo ha scelto Tavecchio, non io»

Lippi: «Ventura lo ha scelto Tavecchio, non io»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Novembre 2017, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 17:32
Lippi fa chiarezza sulle dichiarazioni di Malagò e Tavecchio: "Vi dico come sono andate le cose: quello che dice Malagò è vero, tranne una cosa. Io non ho scelto Ventura. Io sono andato a cena a casa di Malagò con Tavecchio e mi è stata offerto di diventare dt, supervisore. Tavecchio diceva che mi dovevo occupare dall’Under 21 in giù ma io volevo occuparmi anche della Nazionale. Abbiamo convenuto che dovevo cominciare a parlare con alcuni allenatori per poi decidere. E ho parlato con Ventura, Montella e Gasperini. Poi ho detto a Tavecchio le mie impressioni dai colloqui e gli ho detto i pregi e difetti di ognuno. Quindi mi ha chiesto chi volevo e gli ho detto che doveva scegliere lui. Allora lui ha scelto Ventura per una questione di esperienza e saggezza. Tavecchio ha detto che l’ho scelto io l’allenatore, ma non è così. Bastava che lui si ricordasse che un anno prima aveva firmato il nuovo statuto dei procuratori che prevedeva che un procuratore imparentato con qualcuno in Federazione non potesse ricoprire alcun ruolo. Io ovviamente non potevo andare da mio figlio a togliergli il lavoro. Io sono stato direttore tecnico per venti giorni perché nessuno si ricordava, nessuno, compreso Tavecchio, di aver firmato questa nuova clausola di questo statuto.  Tutto è uscito il giorno prima della presentazione e l'ho trovato un po' sospetto. Dopo non ho più sentito nessuno dopo dalla Federazione. Né Uva né Tavecchio. Quando è stato scelto Ventura non era contrario nessuno. Se serve un direttore generale? Non c’è mai stata una figura che potesse parlare di calcio con il ct. Magari una figura di questo tipo potrebbe essere utile. Io con Malagò? Ho un contratto con la Federazione cinese fino al 2018 e probabilmente rinnovo fino al 2022. Mi pare che esista una clausola nello statuto della Federazione che, avendo un parente, non posso lavorare in Federazione: eppure vedo tanti altri parenti che lavorano nel mondo del calcio… Non vedo come potrei farlo ora visto che non l’ho fatto prima. Ora serve riorganizzare una Federazione che si occupi di calcio. Questa è la cosa più importante. Uno come Ancelotti ha bisogno meno di altri di consigli, visto la sua esperienza. In Federazione serve gente che sappia occuparsi di calcio. Non voglio dire chi io porterei come ct, ma Ancelotti sarebbe il massimo che ora c’è a disposizione. Io mi auguro possa diventarlo, è il migliore in questo momento»
© RIPRODUZIONE RISERVATA