Mondiali, via libera dell'Ifab all'utilizzo della Var per Russia 2018

Mondiali, via libera dell'Ifab all'utilizzo della Var per Russia 2018
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Sabato 3 Marzo 2018, 13:54 - Ultimo aggiornamento: 20:43

Gli arbitri potranno usufruire della Var durante i prossimi mondiali di calcio, in Russia. L'International FA Board, unico organismo abilitato a modificare le regole del calcio, ha infatti deciso oggi a Zurigo, all'unanimità, di autorizzare l'impiego della Var al Mondiale, in calendario dal 14 giugno al 15 luglio.

L'Ifab ha definito la decisione presa oggi «una nuova era del calcio» che «aiuterà a migliorare l'integrità e la correttezza nel gioco». Spetterà ora alla Fifa guidata da Gianni Infantino dare il via libera definitivo all'uso del Var ai mondiali in Russia, decisione attesa nella riunione del Consiglio Fifa fissato per il prossimo 15-16 marzo a Bogotà.

Se la Var verrà utilizzata al prossimo Mondiale, la federazione italiana vi ha contribuito in modo significativo. Questo almeno il parere di Zvonimir Boban, segretario generale aggiunto, e Massimo Busacca, capo degli arbitri della Fifa, espresso questo pomeriggio a Zurigo. «Abbiamo seguito da vicino ciò che ha fatto la federcalcio e siamo molto soddisfatti della situazione. L'ottimo lavoro svolto in Italia ha certamente contato nell'odierna decisione dell'Ifab», ha detto Busacca, svizzero di origini siciliane. «La grande meticolosità, la dedizione, l'impegno mostrato in Italia durante i test con la Var hanno aiutato a far accettare la novità», ha dichiarato l'ex-centrocampista. Busacca ha aggiunto che nella «squadra» di Var che verrà scelta per il Mondiale, vi saranno probabilmente diversi italiani. «Abbiamo bisogno di specialisti e gli italiani dispongono indubbiamente di un'esperienza maggiore rispetto ad altri in questo campo specifico». Presidente della commissione arbitrale della Fifa, Pierluigi Collina, pur apprezzando la Var, ha ricordato che «l'arbitro resterà il personaggio centrale. La sua autorità non verrà scalfita dall'ausilio della tecnologia, al contrario». In qualità anche di capo degli arbitri all'Uefa, Collina ha precisato che la rinuncia alla Var nella prossima Champions League «non significa che l'Uefa è contraria alla tecnologia. Semplicemente, attualmente non siamo pronti ad impiegarla. Non si può improvvisare. Mi sembra un bel segno di onestà».
 

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