​Napoli-Sarri, sul mercato c’è il patto di non belligeranza

Sarri
di Eleonora Trotta
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Sabato 14 Luglio 2018, 21:35
Non solo soddisfatto. Ma anche tronfio e impettito. Aurelio De Laurentiis sbandiera, in ritiro a Dimaro, l’accordo con il Chelsea da 65 milioni di euro per il pacchetto Sarri-Jorginho. Un maxi-affare in grado di: registrare una super plusvalenza, ottenere un indennizzo per la risoluzione dell’accordo dell’ex tecnico azzurro e inserire una penale, a lungo pretesa in queste settimane di trattative. Si tratta del famoso patto di non belligeranza, che impedisce ai Blues di acquistare, durante l’era Sarri (oggi ufficiale, triennale da 6 milioni a stagione), i giocatori azzurri con clausola: Rog (60 milioni), Zielinski (65 milioni), Maksimovic (55 milioni), Chiriches (50 milioni), Hysaj (55 milioni), Mertens (28 milioni), Ghoulam (35), Callejon (23).
Scorrendo la lista, a Stamford Bridge non si sentono però troppo penalizzati. L’unico per il quale il neo allenatore dei Blues avrebbe fatto follie è infatti Zielinski, al centro di una discussione contrattuale (rinnovo e clausola più alta o l’eliminazione della stessa) e ritenuto incedibile.
 
FURIA CITY
Risultano dei dialoghi anche con Callejon e Hysaj, ma il Chelsea aveva comunque deciso di non affondare troppo il colpo. Il club campano ha poi specificato che potranno essere trattati giocatori senza clausola, alle condizioni stabilite da De Laurentiis. «Auguriamo a Maurizio di trovare quel calore, stima e considerazione che tutti noi non gli abbiamo mai negato», il saluto del patron azzurro con stoccata velata. 
Insomma, Sarri, dopo Jorginho (oggi ufficiale, 5 anni di contratto), non saccheggerà il Napoli ma preleverà sicuramente altri calciatori dal campionato italiano. I primi due della lista sono Higuain e Rugani, con Alisson (su di lui pure Liverpool, Real sullo sfondo) cerchiato in rosso.
A proposito di accordi tra club, il Manchester City fa sapere di essere furioso dopo la decisione di De Laurentiis di cedere Jorginho alla società londinese. Come è noto, i Citizens aspettavano il regista i primi di luglio per le visite e firme, ma già tre settimane fa il patron azzurro ha cambiato le carte in tavola.
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