Pau Lopez: la gaffe costa cara alla Roma, quasi come lui

Pau Lopez
di Mimmo Ferretti
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Lunedì 27 Gennaio 2020, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 11:18
Un derby da N.G., non giudicabile, in pagella. Se, però, non ci fosse stato quell'errore alla Goicoechea (o forse peggio, visto l'avversario...) che fa piombare verso il basso, molto in basso il suo voto. Dopo quella paratona all'incrocio dei pali su Goldaniga l'altra domenica in casa del Genoa che lo aveva portato sulle prime pagine di tutti i giornali, esaltando al massimo le sue qualità tecniche e acrobatiche, nessuno (ma nessuno davvero) si aspettava che Pau Lopez potesse incappare in un errore così grossolano (eufemismo...) nell'azione che ha determinato il gol del pareggio della Lazio. Uno sbaglio ai limiti dell'incredibile e pesantissimo ai fini del risultato, visto che ha impedito alla Roma di conquistare una vittoria che, sul piano del gioco, avrebbe nettamente meritato. Invece, Paulo Fonseca, che ha stravinto tatticamente il confronto con il collega Simone Inzaghi, deve accontentarsi di un solo punto. E, nonostante la buonissima prestazione della sua squadra, deve addirittura ringraziare il laziale Strakosha per aver favorito (altro eufemismo.,..) la rete di Dzeko. Più la Sagra della Papera, insomma, che il Derby della Capitale. E così, puntuali, ricominciano a circolare gli interrogativi legati al reale valore di un portiere come Pau Lopez, costato alla Roma un botto (tre volte Olsen, a fare un po' di conti) e ancora alla ricerca del consenso comune. Va detto, però, che lo spagnolo fino a ieri non era mai incappato in sbagli vistosi e decisivi; anzi, in più di un'occasione aveva salvato con mestiere e bravura la porta della Roma, ma l'infortunio contro la Lazio, con quel pugnetto sinistro (in tutti i sensi...) agitato un paio di volte a vuoto, come se fosse privo di forza, ha e avrà un bel peso sul giudizio popolare. Che, per forza di cose, tiene e terrà sempre conto anche del costo del cartellino dell'ex Betis,

UNDER IS OVER
Un derby da voti molto alti in pagella, invece, per Cengiz Under, tornato a giocare ai livelli del 2018 (il suo 2019 è meglio cancellarlo) proprio nel momento in cui la Roma sta cercando, o forse l'ha già trovato, un uomo per il ruolo di esterno alto a destra. Under contro la Lazio a tratti è stato devastante, mettendo in mostra una condizione atletica di nuovo ottimale e, soprattutto, un'attenzione e una dedizione tattica raramente riscontrabili in passato. E non v'è dubbio che, per come gioca, la Roma ha bisogno come il pane delle qualità di Under. Che proprio dopo il derby d'andata era stato costretto a fermarsi per un (altro) grave infortunio dal quale si è ripreso solo da poche settimane. Se il turco sta bene, la Roma ci guadagna anche se e quando avrà di nuovo a disposizione Zaniolo, ieri in tribuna a supportare i compagni dopo averli accompagnati durante il riscaldamento in campo. Perché l'abbondanza non è mai un problema. E l'essere in tanti, e bravi, non fa male a nessuna squadra. L'importante è che lo capiscano Cengiz e soprattutto il suo procuratore.
 
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