Roma, Perotti ed El Sharaawy, i musini di ieri e i sorrisi di oggi

Roma, Perotti ed El Sharaawy, i musini di ieri e i sorrisi di oggi
di Alessandro Angeloni
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Sabato 23 Settembre 2017, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 16:10
Perotti ha il musino perché non ha giocato o lo ha fatto uscire anzitempo; El Shaarawy non vuole essere schierato a destra perché, perché, niente, perché non gli va. E quindi pure lui ha il musino e in campo, a destra gioca Gerson, come a Torino contro la Juve nel dicembre scorso. Sembrano passati quindici anni. E’ una questione di atmosfera diversa, forse, prima ancora che per colpa dei calciatori diretti interessati, magari permalosi, magari capriccioso. Perché oggi guardi la Roma e vedi che Perotti ed El Shaarawy giocano insieme nella stessa partita, con Diego che sta a destra e Stephan a sinistra. Poi, si invertono e ElSha finisce a destra e Diego torna a sinistra. Niente musini, due gol l’italo egiziano e una prestazione - per dirla alla Di Francesco - «ottima» da parte dell'argentino, fatta di giocate, di un rigore procurato e di tanta sostanza e qualità. Sembrano passati quindici anni. Alla fine è una questione di atmosfera, che ora c’è e forse prima prevaleva qualche veleno in più. Non più musini. C'è Di Francesco, che aiuta.

I PUNTI
Diego Perotti, autore all'Olimpico del primo errore su calcio di rigore in Serie A e uscito dal campo dopo il match con l'Udinese con un profondo taglio alla caviglia destra che gli è costato 10 punti di sutura. L'argentino si è accorto della ferita solo al termine dell'incontro. lo stesso Perotti ha scherzato su Instagram mostrando il
taglio: «Adesso so perché ho sbagliato il rigore».
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